Inaugurazione nuovo polo della Novartis a Torre Annunziata intervista di Positanonews all’A.D. Valentino Confalone

20 febbraio 2024 | 19:33
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Inaugurazione nuovo polo della Novartis a Torre Annunziata intervista di Positanonews all’A.D. Valentino Confalone

Inaugurazione nuovo polo della Novartis a Torre Annunziata intervista di Positanonews all’A.D. Valentino Confalone . Abbiamo incontrato alI’inaugurazione del nuovo polo presso lo stabilimento Novartis di Torre Annunziata a cui hanno partecipato esponenti del mondo della ricerca, delle istituzioni, Il dott Valentino Confalone amministratore delegato NOVARTIS nel nostro paese e abbiamo chiesto: -si parla sul futuro della sanità: quali sono le terapie avanzate su cui NOVARTIS sta investendo su ricerca, sviluppo e malattie rare

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Novartis inaugurazione

Lo stabilimento oplontino conta circa 450 dipendenti e un indotto di un centinaio di persone, leader per la produzione di farmaci, è uno dei più importanti poli industriali del Gruppo e tra i maggiori insediamenti farmaceutici del Mezzogiorno.

Diversi lavoratori anche dalla Penisola sorrentina, da Sorrento a Vico Equense

Il Monitor dei Distretti di Intesa Sanpaolo ha valutato che nei primi nove mesi dello scorso anno il valore economico prodotto in termini di export dal solo polo farmaceutico di Napoli (al quale ovviamente appartiene il sito Novartis di Torre Annunziata) è cresciuto di oltre 2 miliardi e 100 milioni di euro, coprendo di fatto quasi per intero la performance comunque positiva degli altri poli tecnologici del Mezzogiorno messi insieme. Un risultato eccezionale ma tutt’altro che episodico e ormai diventato una vera e propria tendenza, al punto che il farmaceutico è ormai stabilmente aggregato alle quattro “A” dei più affidabili e consolidati poli di sviluppo del Sud e della Campania (automotive, aerospaziale, abbigliamento e agroalimentare).

D’altro canto, come emerse lo scorso anno all’assemblea generale di Farmindustria, è lintero settore in Italia, durante e dopo il Covid in particolare, a essere cresciuto notevolmente (i dati 2022 parlano di 49 miliardi di euro di produzione, di 47,6 miliardi di export, 20.000 farmaci in sviluppo, con un peso sul Pil, indotto compreso, pari a circa il 2%). Il solo stabilimento campano nel 2022 ha prodotto 107 milioni di confezioni di farmaci e 5,2 miliardi di compresse, destinate a 116 Paesi.

Il nuovo investimento realizzato da Novartis prevede, come a suo tempo comunicato dalla società, la creazione di uno spazio dedicato a sviluppo, innovazione e nuove tecnologie nel campo delle Life Science «che permetterà di raggiungere sempre più pazienti nel mondo puntando su tecnologie all’avanguardia e potenziando la capacità produttiva del sito». Un ulteriore salto di qualità dello stabilimento che assorbe circa 450 dipendenti (ai quali vanno aggiunti circa 100 addetti nell’indotto) e che nel 2021 è stato certificato dalla Fda americana mentre nel 2022 le autorità regolatorie hanno approvato la produzione per il mercato cinese. Un’eccellenza, insomma, per il territorio e per il Gruppo che ha chiuso il 2022 in Italia con un fatturato di oltre un miliardo e 700 milioni. Naturalmente a beneficiarne dovrebbe essere anche la filiera del farmaceutico meridionale che non a caso da mesi parla di un progetto di Hub del Mediterraneo, in attesa di poterne comunicare obiettivi e tempi di attuazione: di sicuro, un progetto che sembra più realistico e fattibile di quanto forse si poteva immaginare solo qualche anno fa.