In Campania, il clima prende una nuova piega con l’inusuale ondata di calore proveniente dall’anticiclone africano degli ultimi giorni. Contrariamente alle aspettative di un’imminente incursione del gelo artico, ci troviamo di fronte a uno dei febbraio più caldi di sempre. Le conseguenze di questa situazione si profilano chiare: l’assenza quasi totale di piogge durante febbraio potrebbe tradursi in violente precipitazioni primaverili, a causa del principio della compensazione. Gli agricoltori e i cittadini ordinari si preparino dunque, poiché i terreni rischiano di essere messi a dura prova, soprattutto nelle aree già vulnerabili ai pericoli idrogeologici in condizioni normali.
Il prossimo fine settimana del 17 e 18 febbraio promette un ulteriore incremento termico, con punte di 18-19 gradi domenica e un cielo decisamente sereno, escludendo praticamente il rischio di pioggia. I venti saranno deboli in entrambi i giorni, trasformando questo fine settimana in un’anticipazione più primaverile e pasquale che un riflesso dell’inverno ormai inoltrato.
Tuttavia, bisognerà fare i conti con i pericoli legati alla nebbia durante le ore notturne e le prime luci dell’alba. Stiamo parlando della nebbia da irraggiamento, che si forma dopo il tramonto e si intensifica con l’arrivo della notte. In questo processo, il suolo inizia a raffreddarsi, disperdendo il calore accumulato nell’aria e dando vita a un’effetto di inversione termica. Questo scambio termico favorisce la condensazione di goccioline d’acqua, generando una fitta nebbia, particolarmente diffusa nelle zone interne di Irpinia e Sannio (anche a quote più basse), così come sulle colline dei Camaldoli e dei Colli Aminei a Napoli. Già nelle notti passate, si sono verificate nebbie dense con una visibilità inferiore ai 30 metri.