Nuovo record per l’Agenzia delle Entrate nel 2023 nel recupero dell’evasione fiscale
L’Agenzia delle Entrate ha raggiunto un nuovo record nel recupero dell’evasione fiscale, assicurando alle casse pubbliche 24,7 miliardi di euro nell’anno scorso. Se si considera anche l’attività svolta a favore di altri enti come Inps e Comuni, la cifra sale a oltre 31 miliardi. Questo risultato è stato ottenuto attraverso controlli sulle dichiarazioni, conciliazioni con i contribuenti e varie forme di sanatorie.
Le verifiche ordinarie, comprese quelle sull’imposta dei redditi e l’IVA, insieme alle cartelle esattoriali e alla chiusura rapida dei contenziosi, hanno contribuito in modo significativo al recupero. Oltre quattro miliardi provengono dalle rottamazioni, che offrono sconti su sanzioni e interessi a chi non aveva pagato l’importo dovuto.
Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha sottolineato che la digitalizzazione ha reso più difficile l’evasione fiscale, aumentando la capacità degli uffici di individuare e recuperare quanto evaso.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che il governo ha l’obiettivo di riscrivere il sistema fiscale entro la primavera, cercando un equilibrio tra la necessità di pagare le tasse e stabilire un rapporto conciliante tra Fisco e cittadino. Si prevede che la riforma fiscale sarà pronta entro l’estate.
In questo contesto, il concordato preventivo per le Partite Iva è stato menzionato come una misura volontaria che potrebbe contribuire al taglio delle tasse, offrendo agli operatori economici la possibilità di stabilire in anticipo l’importo delle imposte da pagare in cambio di minori controlli. Tuttavia, il governo dovrà trovare oltre 14 miliardi di euro per confermare la riduzione dell’Irpef e dei contributi ai dipendenti previsti per il 2025 dalla legge di Bilancio.