Operazione anti-truffa: Sms ingannevoli e telefonate di phishing, sequestri a Salerno

10 febbraio 2024 | 15:39
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Operazione anti-truffa: Sms ingannevoli e telefonate di phishing, sequestri a Salerno

Operazione anti-truffa: Sms ingannevoli e telefonate di phishing, sequestri a Salerno

La Polizia di Stato ha eseguito una serie di sequestri e perquisizioni nelle province di Caserta, Napoli, Salerno e Livorno, colpendo una banda specializzata in truffe ai danni di anziani mediante l’utilizzo di SMS e telefonate di phishing. L’operazione è scaturita da un’indagine durata circa un anno, avviata a seguito della querela presentata da un ottantenne milanese. La banda, operante in concorso, è accusata di truffa aggravata.

Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Lombardia, sotto la guida della Procura della Repubblica di Milano, ha coordinato l’attività investigativa, che ha portato al sequestro di materiale informatico e all’esecuzione di diciotto perquisizioni. La banda mirava a sottrarre ingenti somme di denaro dai conti correnti delle vittime, attraverso un articolato schema fraudolento.

Il modus operandi della banda prevedeva l’invio di SMS ingannevoli alle vittime, apparentemente provenienti dai servizi clienti delle loro banche. I messaggi avvisavano di presunti attacchi informatici in corso sui dispositivi mobili e sui conti correnti collegati. Un link presente negli SMS avviava una procedura fittizia di blocco, simulando la necessità di proteggere il capitale.

Dopo aver cliccato sul link, le vittime ricevevano telefonate da falsi operatori del servizio antifrode delle loro banche. Questi sedicenti operatori confermavano l’attacco in corso e spingevano le vittime a trasferire i propri risparmi su conti “sicuri”, allo scopo di interrompere prelievi non autorizzati. Le vittime, ingannate dalle abili manovre della banda, eseguivano bonifici verso conti correnti italiani indicati loro dai truffatori.

Nel caso specifico dell’ottantenne milanese, la somma totale sottratta ammontava a 241.000 euro, trasferiti su conti aperti e gestiti dagli indagati. L’operazione della Polizia di Stato ha permesso di smantellare questa organizzazione criminale e di recuperare elementi probatori cruciali per il processo.

La vicenda conferma l’importanza di essere sempre cauti di fronte a comunicazioni sospette, specialmente quando si tratta di dati bancari e informazioni personali. Le autorità raccomandano di non cliccare su link sospetti e di verificare sempre la legittimità delle comunicazioni ricevute, contattando direttamente gli istituti finanziari attraverso canali ufficiali.

FONTE: La Città di Salerno