Orrore a Catania: Violentata una 13enne, sette giovani fermati per violenza di gruppo

5 febbraio 2024 | 11:57
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Orrore a Catania: Violentata una 13enne, sette giovani fermati per violenza di gruppo

Orrore a Catania: Violentata una 13enne, sette giovani fermati per violenza di gruppo

Catania è scossa da un grave episodio di violenza di gruppo che ha coinvolto una giovane di soli 13 anni. La terribile vicenda è avvenuta durante una passeggiata nel principale giardino della città, Villa Bellini, nel tardo pomeriggio di martedì 30 gennaio. La vittima, accompagnata dal fidanzato 17enne, è stata circondata da un branco di sette giovani, tra i 15 e i 19 anni, che hanno perpetrato l’aggressione nei bagni pubblici del parco.

L’orrore si è consumato sotto gli occhi del fidanzato, trattenuto da cinque coetanei, mentre la ragazza supplicava il branco di desistere dall’orrendo atto. L’udienza di convalida dei fermi dei sette giovani accusati di violenza sessuale di gruppo è fissata entro 48 ore dall’arresto. Tre dei fermati sono minorenni, mentre quattro sono maggiorenni, tutti di origini egiziane e presenti in Italia da quando erano minorenni.

La Procura di Catania, con il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Anna Trinchillo, ha emesso i decreti di fermo per i quattro maggiorenni, mentre la procura dei minorenni diretta da Carla Santocono si è occupata dei tre più giovani. Secondo quanto riportato da La Repubblica, gli indagati erano ospiti di una comunità da circa un anno.

La vittima e il suo fidanzato hanno contribuito attivamente all’identificazione dei sospettati. La 13enne ha riconosciuto due dei minorenni coinvolti durante un confronto con il branco. Tuttavia, la giovane non è stata in grado di identificare gli altri cinque, affermando di non averli visti in viso e rifiutandosi di accusare chi potrebbe essere innocente. Il fidanzato, trattenuto dai cinque mentre avveniva l’aggressione, e uno degli indagati, ora agli arresti domiciliari, hanno collaborato con gli inquirenti per facilitare l’identificazione degli aggressori.

Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Catania hanno fatto uso anche di rilievi scientifici. Le analisi sugli indumenti della vittima hanno permesso di identificare, tramite il DNA, le tracce biologiche di uno dei minori arrestati, mentre si attende ancora l’esito delle comparazioni su un altro degli indagati.

Il racconto della vittima è angosciante. Durante una tranquilla passeggiata, il branco li ha circondati, toccati e trascinati nei bagni pubblici della Villa Bellini. La giovane ha descritto l’incubo vissuto, sottolineando l’assenza di aiuto in quel momento critico. Mentre due degli aggressori perpetravano la violenza, gli altri cinque costringevano il fidanzato a guardare impotente.

Il magistrato che ha coordinato l’inchiesta, Sebastiano Ardita, ha commentato la necessità di semplificare la normativa sul codice rosso, sottolineando gli adempimenti burocratici che rallentano le indagini. Questo tragico episodio richiama l’attenzione sulla delicata gestione di casi di violenza di gruppo e la necessità di garantire un sistema giuridico più efficace nell’affrontare tali crimini.