Penisola Sorrentina, protesta degli agricoltori: “Noi piccoli contadini mai tutelati, ma continuiamo a resistere”
Un messaggio di strenua dedizione come modalità di protesta anticonvenzionale, di distacco dalle decisioni politiche ma, al contempo, di ferma opposizione. Questa è l’immagine delineata da Mario Persico, proprietario dell’azienda agricola “Antico Casale” di Massa Lubrense, riguardo alla mobilitazione degli agricoltori che, nei giorni recenti, sta attraversando l’Italia a bordo dei loro trattori.
Nonostante l’abbassamento dell’aliquota Irpef per gli agricoltori stabilito dal Governo, la protesta persiste. Tuttavia, stando all’opinione dell’imprenditore di Piano di Sorrento, essa si concentra maggiormente sulla difesa delle ragioni dei grandi produttori agricoli. Nel frattempo, i piccoli coltivatori locali, a malincuore, si trovano costretti a “resistere” attraverso il proprio incessante impegno lavorativo, rimanendo ancorati al proprio territorio e affrontando le numerose sfide legate al loro settore.
Noi pochi piccoli agricoltori Sorrentini…assistiamo inermi allo scenario di scioperi e proteste in atto in questo giorni sotto tutti i palazzi della politica Europea…Vorremo essere al fianco dei nostri colleghi Trattoristi, ma purtroppo restiamo qui inermi non perché non abbiamo il Trattore, forse perché dovremmo presentarci con zappa e forbice da pota ancora oggi le attrezzature più usate e rappresentative della nostra agricoltura, forse perché quello che oggi sta capitando a loro grandi e già passato sulla pelle dei nostri genitori,forse perché per noi così piccoli e anche avendo piccoli appezzamenti dedicare il 4%della superfice aziendale a Maggese è qualcosa di naturale…!!! perché da sempre le nostre piccole realtà esistono incastonate in un lembo di terra dove la macchia mediterranea fa’ da padrona e forse oggi ci sentiamo così lontani e poco colpiti da queste leggi Europee in quanto non ci siamo mai sentiti tutelati, ansi talvolta un ingombro ed un problema per un territorio oramai vocato esclusivamente al gran turismo internazionale.
Ma ciò nonostante siamo vicini ai nostri direi più fratelli che colleghi perché lavorare la Terra da sempre è un atto agricolo, un atto politico ma allo stesso tempo un atto sociale perché in qualsiasi parte del mondo un Agricoltore Semina…Semina Cibo e Semina futuro; E non importa quanti Ettari lavori o con il Trattore o con la zappa… importa che il suo lavoro sia tutelato, supportato e soprattutto Rispettato.
Perché ogni giorno che perdiamo un contadino perdiamo un pezzo di cibo, un pezzo di storia ed un pezzo di cultura che difficilmente si tramanderà e qualcun altro che si improvviserà in un lavoro così arduo con cui ogni giorno fai i conti con la socia di maggioranza (Madre Natura).
Ma nonostante tutto quei pochi che restiamo continuiamo a resistere e a nostro modo continuiamo a protestare ogni seconda Domenica del mese partecipando al Mercato della terra di Piano di Sorrento, che oramai da 10 anni è il Quartier generale del Cibo Buono, Pulito e Giusto della Penisola Sorrentina.