Piano di Sorrento e la denatalità, ne parla Don Antonino D’Esposito: “35 battesimi e 75 funerali.Se non abbiamo più bambini perdiamo anche Dio” segui la diretta

Piano di Sorrento e la denatalità, ne parla Don Antonino D’Esposito: “35 battesimi e 75 funerali.Se non abbiamo più bambini perdiamo anche Dio” . Più del doppio le morti che le nascite, mentre nell’anno del terremoto, con anche una decina di morti per i crolli, era il contrario, le nascite erano il doppio dei morti. Dati impressionanti.

Il problema della denatalità riguarda anche la città di Piano di Sorrento dove, negli ultimi anni, si registrano sempre meno nascite rispetto al numero delle morti. Un dato preoccupante che deve assolutamente far riflettere, come spiegato nell’omelia della celebrazione della Candelora dall’amministratore parrocchiale della Parrocchia San Michele Arcangelo Don Antonino D’Esposito che ha voluto fare un’analisi del fenomeno: «Vorrei darvi un dato preoccupante. Ormai i bambini sono specie rara, protetti. E questo deve un po’ preoccuparci. Per curiosità sono andato nei registri parrocchiali e certi numeri sono eloquenti.
Nel 1955 nella Parrocchia di San Michele ci sono stati 86 battesimi e 46 defunti.
Nel 1980 ci sono stati 107 battesimi e 62 defunti di cui anche i 10 fratelli e sorelle che persero la vita nel terremoto del 23 novembre.
Nel 2023 ci sono stati 35 battesimi e 75 morti.
E’ un dato terribile perché se prima per ogni due bambini che nascevano c’era una persona che partiva adesso, invece, il rapporto si è capovolto. Questo dato fa capire che siamo in una società senza speranza, senza vita.
E’ vero che fare figli richiede anche una spesa economica ma, soprattutto, ci vuole fede. Questa denatalità è principalmente dovuta ad una mancanza di fede e di speranza. Perché un po’ siamo dei pessimisti e fare figli è anche un segno di ottimismo, di vita. Forse ci siamo un po’ troppo impigriti, attaccati alle nostre comodità. E’ chiaro che i figli sono anche sacrifici e rinunce però sono la vita.
Dio si fa presente in un bambino e se noi non abbiamo più bambini perdiamo anche Dio, perdiamo la presenza di Dio che si manifesta nei bambini.
Dobbiamo, quindi, pregare affinché ci siano un po’ di fede e di speranza in più. Perché ogni bambino sia accolto sempre come un dono ed un miracolo».

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