Piattaforma “Take it Down”: obiettivo è aiutare gli adolescenti a mantenere il controllo delle proprie immagini intime

Il National Center for Missing & Exploited Children (NCMEC), con il supporto di Meta, ha sviluppato la piattaforma “Take it Down” con l’obiettivo di aiutare gli adolescenti a mantenere il controllo delle proprie immagini intime e prevenire la diffusione non consensuale online da parte di altre persone. Questa iniziativa è stata lanciata lo scorso anno in lingua inglese e spagnola, ma ora è stata estesa anche ad altri Paesi e lingue, inclusa l’italiana, per rendere il servizio accessibile a un vasto pubblico di adolescenti in tutto il mondo.
Il Senior Vice President del NCMEC, John Shehan, ha sottolineato l’importanza di rendere disponibile “Take it Down” in 25 lingue come un passo fondamentale per proteggere i minori dagli orrori dello sfruttamento online. L’obiettivo è garantire che ogni bambino, indipendentemente dalla lingua o dal luogo in cui si trova, abbia l’opportunità di proteggere la propria privacy e rimuovere i contenuti non consensuali dalle piattaforme partecipanti.
La piattaforma “Take it Down” è principalmente rivolta ai minori di 18 anni che ritengono che le loro immagini potrebbero essere state o saranno pubblicate online senza il loro consenso, ma può essere utilizzata anche dai genitori per conto dei propri figli minori o da adulti preoccupati per immagini scattate quando erano minori.
Il funzionamento della piattaforma è semplice: gli adolescenti possono visitare il sito web della piattaforma e seguire le istruzioni per assegnare un hash unico, una sorta di impronta digitale sotto forma di codice numerico, alla propria immagine o video in modo sicuro e privato direttamente dal proprio dispositivo. Successivamente, gli utenti devono inviare solo l’hash al NCMEC, anziché l’immagine o il video intimo in sé, che rimangono sempre sul dispositivo dell’utente. Una volta ricevuto l’hash, il NCMEC può collaborare con i social network come Facebook e Instagram per individuare e rimuovere le copie dell’immagine e prevenire la pubblicazione futura da parte di chiunque minacci di farlo.
(foto dal web)