Profondo Rosso: Riduzione sanzioni fiscali

28 febbraio 2024 | 18:39
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Profondo Rosso: Riduzione sanzioni fiscali

Nel momento in cui è stata lanciata la notizia che il Governo aveva ridotto le sanzioni fiscali ho gioito credendo che il miglio verde del contribuente italiano fosse stato eliminato. Mi ero illusa: il miglio verde che accompagna il contribuente alla morte finanziaria, civile, familiare, all’iscrizione nel CRIF, che non gli consente di ottenere prestiti, che non potrà rivolgersi neanche all’amico più caro o al parente più prossimo per ottenere un micro credito, che lo spinge nell’interessato abbraccio di uno strozzino, sarà percorso più lentamente, per l’agonia sia più dolorosa e la sospirata morte una liberazione. Quale mente contorta può partorire leggi peggiori di quelli che condannavano il debitore alla gogna ed alla galera. In base a quale criterio logico i terzi pignorati ed i giudici dell’esecuzione (c.d. “giudici onorari” ai quali è stato affidato l’onere di amministrare la giustizia senza una adeguata preparazione a svolgere un compito così delicato). Giudici ONERATI e TERZI PIGNORATI che parlano solo al creditore (o presunto tale) e non al debitore che deve subire la GOGNA, deve lasciarsi spogliare di tutti i suoi averi, può solo sperare di non venire ucciso per non essere stato in grado di soddisfare il suo debito. Nonostante i pagamenti effettuati, il debito continua a lievitare: era un granello di senape, ma con il trascorrere del tempo, è diventato un macigno grazie ad interessi ANATOCISTICI, a sanzioni ABNORMI (possono arrivare anche al 240% del debito iniziale), ad inesistenti spese di esazioni ed a spese di registrazioni di pignoramenti e/o ipoteche su beni immobili e/o su beni mobili registrati (auto, barche, etc) che l’Agenzia della Riscossione effettua gratuitamente ma addebita generosamente) si è gonfiato. I GIORNALISTI continuano a gridare allo scandalo quando chi può farlo propone di far pagare a chi non ha potuto pagarlo, il debito tributario iniziale maggiorato solo da interessi sostenibili ed etichettano questi poveri CRISTI come evasori … ignorando che gli EVASORI non sono noti al FISCO, risiedono in Paradisi Fiscali e se vengono individuati possono, come in passato hanno fatto Valentino ROSSI, Luciano PAVAROTTI, come faranno coloro che avendo milioni di “seguaci” fingono di fare beneficenza, realizzano ricavi milionari e dimenticano di dichiararli al fisco, patteggeranno la somma da pagare per azzerare il loro debito … richiamando dall’estero i fondi accumulati nel corso delle loro splendide carriere. È vero, i lavoratori dipendenti pagano le imposte, tutte le imposte … ma i dirigenti pagano le imposte sui benefit? Su tuti i benefit? Non credo che paghino tutte le imposte dovute. Prof. Francesca LAURO