Saghir, il “piccoletto” di Praiano: nel mio locale i clienti si servono da soli e scelgono la musica”
PRAIANO. Gennaro Galani ha sessant’anni ed è circondato da amici. “Amo la cucina tradizionale senza fronzoli. Sono un anti chef stellato. Con aglio, olio e cipolla si costruiscono le basi di ogni piatto”. Nel suo ristorante wine bar di Praiano “Saghir” ci sono venti coperti. “Mi manca il sole e un po’ di spazio, ma i clienti vengono qui per me e trovano calore e cordialità che meritano”. I trascorsi presso gli stabilimenti del posto rimandano i ricordi alle giornate lavorative al mare e all’aria aperta”. Eppure “Saghir”, il nome del ristorante che viene dall’arabo e vuol dire piccolo, e’ davvero un viaggio non soltanto enogastronico”. La barba bianca e il sorriso sornione nascondono la natura allegra e vivace di un uomo che ha vissuto circa trenta anni in Argentina. “Ho sempre fatto il cameriere. Ma la cucina è un’arte semplice, non serve inventarsi nulla. Basta partire dal territorio e dalle tradizioni”. Nel suo ristorante si respira un’aria di spartana cordialità. “Qui i clienti si servono anche da soli e si scelgono la musica. Quando il locale è pieno siamo una sola famiglia. Chi vuole il pane, un piatto può andare a prenderseli da solo. Spesso lascio che i clienti aprano anche le bottiglie di vino”. In tarda mattinata Gennaro prepara le carote, la parmigiana di melanzane e mentre cucina si intrattiene con gli storici clienti. Uno di loro entra e si serve una sambuca, un altro un bicchiere d’acqua. E per accarezzare i ricordi di un suo affezionato frequentatore, originario di Roccaspide, lascia partire le note e la voce di Nicola di Bari. Tanta musica a seconda delle inclinazioni e dei gusti dei clienti. Rock, jazz e cantautori italiani del passato. Nel corso della mattinata si parla anche di calcio. “Sono un tifoso dell’Inter – spiega Gennaro – ricordo ancora a quindici anni la trasferta ad Avellino. Al Partenio la gara termino’ senza reti”. Ritornando alla cucina e al locale: “non tutti apprezzano la mia cucina casereccia, soprattutto i giovani cercano le novità. Ma gli stranieri che varcano la soglia di Saghir tornano sempre con piacere”.
Un pezzo del suo cuore è in Argentina, Gennaro ha sposato una logopedista sudamericana. Con orgoglio mostra la foto con il presidente dell’Argentina Carlos Menem, nel locale di uno zio. Anni novanta, antiche emozioni. Che cerca di trasferire, al quanto pare con successo, con simpatia ed empatia. “Amo anche i clienti più scontrosi. Alla fine del pasto diventiamo sempre amici”. Infine un pensiero sulla costiera amalfitana. “Il mio modello si ispira a Las Vegas – conclude sorridendo – sogno una costiera piena di luci”.