Durante la celebrazione di un matrimonio a Varese, gli sposi hanno eseguito il saluto romano dal balcone del Comune. L’evento è stato segnalato dall’Associazione Nazionale dei Partigiani (ANPI), che ha chiesto alle forze dell’ordine di identificare coloro che hanno partecipato al gesto e alla magistratura di aprire un’indagine per violazione delle leggi Scelba-Mancino.
Il matrimonio è stato officiato dal presidente dell’associazione di estrema destra “Do.Ra.”, Alessandro Limido. Dopo la cerimonia, lo sposo ha eseguito il saluto romano dal balcone del Palazzo Estense, sede del Comune di Varese, e gli invitati hanno risposto con saluti romani dal giardino sottostante. Tutti erano vestiti di nero.
Il presidente nazionale dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo, ha denunciato l’accaduto, definendolo un superamento dei limiti delle leggi vigenti e della decenza costituzionale. Ha sottolineato che il saluto romano integra il delitto di ricostituzione del partito fascista se avviene durante una pubblica manifestazione.
Pagliarulo ha anche sollevato la questione del perché l’associazione “Do.Ra.” non sia stata ancora sciolta, nonostante le manifestazioni neofasciste e le controversie giudiziarie che ha affrontato.
Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha definito l’accaduto inaccettabile e ha chiesto alle forze dell’ordine di fare chiarezza, individuare i responsabili e avviare azioni penali. Ha ribadito che il Comune di Varese è un luogo dove si esprimono valori di antifascismo e libertà e non può essere violato da gesti e slogan che non dovrebbero avere spazio nella società. Il sindaco ha anche sottolineato che la persona che ha celebrato il matrimonio aveva i requisiti legali per farlo, ma ha evidenziato la necessità di interventi chiari per condannare atti simili.
(foto da lastampa)