Sant’Antonio Abate: intestano una ditta all’ignaro cugino e frodano il fisco per 9 milioni di euro

27 febbraio 2024 | 11:14
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Sant’Antonio Abate: intestano una ditta all’ignaro cugino e frodano il fisco per 9 milioni di euro

Il cugino non ne sapeva nulla. Gli hanno intestato una società ed hanno frodato al fisco 9 milioni di euro. Si tratta di una impresa di Sant’Antonio Abate che distribuisce prodotti alimentari.
I militari del Gruppo della Guardia di Finanza Torre Annunziata hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per equivalente, per l’importo di € 9.140.288,96, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti della GALTRADING S.r.l., con sede a Sant’Antonio Abate, del rappresentante legale nonché dei due amministratori di fatto della stessa società.
In particolare, al termine di una verifica fiscale, è stata avviata una mirata attività d’indagine che ha permesso di accertare che la società destinataria del provvedimento cautelare reale – operante nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari – avrebbe omesso la presentazione della dichiarazione fiscale ai fini Iva per l’anno 2021, con un’evasione pari a 2.731.431 di euro e presentato infedelmente quella prevista ai fini delle imposte dirette per lo stesso anno, con un’evasione Ires pari a 6.408.857 di euro. L’attività istruttoria, svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza Castellammare di Stabia, ha permesso di rilevare, altresì, che uno dei due amministratori di fatto dapprima avrebbe costituito la GALTRADING S.r.l., nominandone rappresentante legale, amministratore e socio unico l’omonimo e coetaneo cugino — a sua insaputa — mediante l’utilizzo di una carta d’identità contraffatta, che riportava la propria effigie ma i dati anagrafici e identificativi dell’ignara vittima. In seguito avrebbe ceduto le predette cariche societarie ad un prestanome, al fine di far ricadere su quest’ultimo le responsabilità penali derivanti dai delitti di omessa e infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali, per l’anno d’imposta 2021. Al contempo, è stato accertato, nella compagine aziendale, del figlio in quanto amministratore di fatto, il quale non solo aveva aiutato il prestanome sin dall’instaurazione del contraddittorio con la Guardia di Finanza ma, in esito all’attività ispettiva, veniva anche individuato quale reale dominus della gestione societaria, unitamente a suo padre. Alla luce delle risultanze emerse è stata, pertanto, emessa la misura ablatoria reale nei confronti della società su indicata, del rappresentante legale e dei due amministratori di fatto della stessa per I’intero arnmontare delle somme di denaro corrispondenti all’illecito risparmio d’imposta dalla medesima conseguito. Durante l’esecuzione del provvedimento cautelare reale, tuttora in corso, sarà posto il vincolo giudiziario su immobili, quote societarie, disponibilità finanziarie e veicoli riconducibili alla società e agli indagati, il cui valore complessivo è in via di quantificazione.