Sorrento, l’ex sindaco Raffaele Attardi interviene sul ritrovamento del “Colombarium” di Sottomonte

Sorrento. Secondo gli studiosi il ritrovamento del “Colombarium” di Sottomonte è di importanza pari alla localizzazione del tanto ricercato Tempio di Minerva a Punta Campanella, grazie al ritrovamento della scritta osca da parte del Prof. Mario Russo. Che non a caso anche di questo “colombarium” si era interessato.
Sul ritrovamento interviene, con un post sui social, l’ex sindaco di Sorrento Raffaele Attardi: «E così finalmente vediamo il mausoleo.
Adesso siamo ancora in tempo per valorizzare l’intera area e dotare Sorrento di un biglietto da visita ineguagliabile.
E questo può che essere l’inizio di un percorso archeologico che attraverso il recupero degli Antichi Cisternoni, il Vallone dei Mulini, la Cisterna inaccessibile prospiciente l’ospedale, da cui è stato prelevato un affresco di rilevante interesse storico e di cui si attende ancora di conoscere i risultati dello studio a cui doveva essere sottoposto, la Villa di Agrippa Postumo, le nicchie nel tufo nei valloni, la grotta Nicolucci, la Punta del Capo ed il complesso sistema di acquedotti e di captazione di sorgenti e di risalto alla memoria antica della Città, potrebbe finalmente dare dignità alla storia di Sorrento.
Conoscere la nostra storia servirà secondo me più di mille vincoli a tutelare Sorrento e a orientare lo sviluppo in maniera sostenibile.
Abbiamo già da anni uno strumento importante, la Carta Archeologica della Città di Sorrento, che già nella stesura degli anni 40 di Mingazzini dava notizie di questa necropoli, che descrive in modo sistematico quello che c’è sul territorio.
Questo strumento è stato di recente aggiornato, ma purtroppo non è reso pubblico sul sito del Comune. E invece deve essere diffuso e dovrebbe diventare la linea guida per il futuro di Sorrento. Questa è la nostra vera identita e questo è ciò che rende diversa la nostra Città da una qualunque altra località turistica.
La rimanente parte di questa area è ormai inutile anche dal punto di vista agricolo perciò va espropiata, compensando così il proprietario, ma anche per tirarlo così fuori da questo guazzabuglio.
È una decisione strategica per il futuro della Città e l’intero Consiglio Comunale deve esprimersi su questo punto.
Bisogna avere la capacità di trasformare questo problema in una opportunità».
