Sorrento.Mostra della Camelia: Celebrando la Bellezza Floreale e la Passione Giardiniere

24 febbraio 2024 | 11:16
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La mostra della Camelia ha aperto i battenti nonostante le avverse condizioni meteorologiche, ma il presidente Pia Ruoppo accoglie con grande entusiasmo l’energia positiva e l’euforia che pervadono l’evento. La primavera è stata donata dalle numerose varietà di Camelie esposte, con una partecipazione eccezionale sia da parte dei professionisti del settore che del pubblico appassionato.

Il programma prevede due giornate intense, con inaugurazione oggi alle 11 e chiusura alle 19:30 di sabato. Domani, invece, l’evento sarà aperto dalle 10 alle 19:30, con una conferenza prevista per approfondire la passione per questa pianta che affonda le sue radici nel XVIII secolo e ha attraversato l’Ottocento per giungere fino a noi. La conferenza, che avrà luogo alle 17.00 del pomeriggio presso la biblioteca Francescana,sempre all’interno del Chiostro di San Francesco, esplorerà il ruolo della Camelia nella storia, nella letteratura e nell’arte.

Il presidente Ruoppo sottolinea l’importanza di svelare il “giardino segreto” della penisola Sorrentina, con i suoi limoneti e aranceti, abbelliti da una variegata presenza di Camelie che si integrano perfettamente nel paesaggio grazie all’acidità del terreno. Questa edizione, che celebra il suo trentaquattresimo anniversario, è stata promossa grazie alla dedizione della signora Anna Russo Acampora, e continua a suscitare interesse e partecipazione crescente.

La novità di quest’anno è stata accolta con entusiasmo, con la presenza di numerosi partecipanti tra cui spiccano anche i più giovani, come dimostrato dai due bambini gemelli che si sono presentati con un vasetto di Camelia in mano. La partecipazione non è stata solo delle ville e degli alberghi con giardini storici, ma anche di molti privati che hanno condiviso le loro varietà di Camelie nel suggestivo scenario del Chiostro, onorando l’evento con la loro presenza.

Il presidente Ruoppo esprime gratitudine verso tutte le socie del Garden Club Sorrento che hanno contribuito al successo dell’evento, sottolineando l’importanza del rinnovamento portato da tante giovani generazioni che animano il giardino con il loro entusiasmo e la loro passione.

In conclusione, la mostra della Camelia si presenta come un grande successo fin dalle prime battute, con la promessa di un futuro ancora più radioso grazie alla continua dedizione e passione di tutti coloro che ne fanno parte.

Generico febbraio 2024

dal volume   UOMINI E FATTI

Camelie, profumo di passato in piazza Tasso …
Il mattino• 27 marzo 1993 •”Loro di Napoli”
«Margherita non era mai stata vista con altri fiori che camelie, tanto che la sua fioraia aveva finito per chiamarla Signora delle camelie. Assisteva a tutte le rappresentazioni … ogni volta si era sicuri di vederla con tre cose, che non abbandonava mai nel suo palco di prima fila: il binocolo, il sacchetto dei dolci e il mazzo di camelie».
li fantasma di Margherita Gauthier si aggirava in piazza Tasso a Sorrento per raggiungere una mostra. Si muoveva in sintonia con la sua riproposta teatra le, voluta da Peppino Patroni Griffi interpretata da Lina Sastri, ultima Margherita. Presenza muta come la nivea statua del poeta Torquato Tasso, collocato nella piazza, aveva cercato i suo i fiori preferiti. Palazzo Correale ospitava la mostra. Oltre l’androne ciascun vis itatore o passante poteva ammirare quel miracolo di arte e eleganza che, fuse insieme, formano la parete di maiolica a trompe l’oeil del 1772, sfondo ideale al le compos izioni fl orea li ed alle creazion i perfette di Claudio Ruoppo, artista
che da petali e foglie ha tratto ispirazione non solo per le sue composizioni floreali ma per la real izzazione di quadri. Pronta ad inaugurare la lii Mostra della camelia, Anna Acampora Russo, presidente del Garden Club Pen isola sorrentina, accoglieva il sindaco Francesco Saverio Maresca per il tagl io del nastro. La bionda signora in abito bianco faceva strada per lo scalone, al termine del quale centinaia di camelie raccontavano la loro bellezza. Chi non ha mai visitato una mostra di camelie dovrebbe farlo. Forse so ltanto un’esposizione di rose batte la bellezza della camelia. Fiori senza profumo ma da ll’intenso colore e dalle forme più varie, le camelie hanno spessori scultorei e qualità pittoriche, carnose e piene, dalla gamma cromatica che, escludendo altre tinte, va dal bianco a tutte le sfumature del rosa, fino al rosso più intenso. L’esposizione era articolata, fantasiosa, completa: dai semplici fiori recisi e immersi in acqua a cesti grandi come aiuole, corbeille, trionfi, alzate, bordure … Originaria dell’Asia, la camelia ha circa cento specie e dodicimila varietà. In Campania fu portata nel 1780 da Lady Emma Hamilton che, alla corte dei Borbone, fu protagonista dell’amore con Orazio Nelson e di innumerevoli vicende. Ancora oggi la più antica camelia di tutta Europa è nel giardino inglese della borbonica Reggia di Caserta. Nell’appartamento di Palazzo Correa le, messo a dispos izione dall’avvocato Ennio Barbato, i commen ti si alternavano alle esclamaz ioni: per la vari età dei fi ori , per la qualità dell ‘a llestimento, per il prestigio della sede, per la vivacità dell ‘ iniziativa … e così via.
Parlando di camelie si sentivano frasi di tutti i tipi: «La coltivi in vaso o in te rra libera ?», «Preferisci la tinta unita o la screziata, la liscia o la ri cc ia?», «Hai vistocome è più bianca del bianco l’Alba piena?», «Hai notato come è fitta di petali la principessa Baciocchi ?». Membro In te rn az ionale della Camely Society e della Società italiana della camelia, Wladimiro Abbate aveva una ri sposta per tutti . Claudio Ruoppo mi indicava tutte le camelie appartenenti agli alberghi storici della Penisola ed alle grandi res idenze: l’Albergo Tramontano dove nacque Tasso, il Parco del Principi dove visse la principessa Chorchacow con i suoi amici della corte zari sta, l’albergo Cocumella amato da Eduardo, Villa Tritone che ospitò Benedetto Croce, la villa dei Prin cipi Colonn a, Villa Liguori e Vi lla Gargi ul o, l’Hotel Vesuvio e tanti altri ancora.

Il signor Giacomo Bobbio, direttore tecnico della tipografia del Senato,
ci favorisce questa aggiunta, forse meno diffusa, della nota canzone ; ma
l’aggiunta, per la menzione della camelia, non può essere antica:
Bulla è la camelia.
Bella, ma senza odor.
Di le la vera immagine.
Bella, ma senza cuor,
uuant’ io l’amai… mai, mai
K t’adonti .. rai, rai …
K t’ amo ancor, Ieri ! lerù ! . -.
<) verginella amabile.
Hai di macigno il cor.