Stupro cuginette: Sette minorenni a giudizio immediato per crimini e pedopornografia, avvocati delle vittime chiedono pene esemplari
Stupro cuginette: Sette minorenni a giudizio immediato per crimini e pedopornografia, avvocati delle vittime chiedono pene esemplari
La tragedia degli abusi sessuali inflitti a due cuginette di 10 e 12 anni, commessi da sette minorenni in una struttura abbandonata del Parco Verde di Caivano, prende una svolta significativa con il giudizio immediato deciso dal giudice Umberto Lucarelli del Tribunale dei Minorenni di Napoli. Le richieste avanzate dalla Procura, guidata dal sostituto Claudia De Luca, sono state accolte, stabilendo che l’udienza si terrà entro la fine di marzo.
L’accusa si estende oltre gli orrori degli abusi, coinvolgendo alcuni dei sette minorenni nella produzione di video-pedopornografici delle violenze. Questi materiali sono stati successivamente diffusi nelle chat, provocando sconcerto tra i familiari delle vittime che hanno scoperto le prove degli atti criminosi.
La situazione dei minorenni coinvolti è eterogenea, con due di loro già in comunità e altri cinque detenuti in un carcere minorile. Nel contesto, emergono anche due maggiorenni che sarebbero implicati nel grave episodio. L’udienza di giudizio immediato offre ai legali dei sette minorenni, tutti compresi nella fascia di età tra i 14 e i 17 anni, la possibilità di richiedere un rito alternativo entro due settimane, opzione che sarà valutata dal giudice.
Il processo si basa su un incidente probatorio condotto a gennaio, che ha contribuito a delineare un quadro iniziale della vicenda giudiziaria. Gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito, difensori della famiglia di una delle giovani vittime, esprimono la loro speranza che la giustizia si muova tempestivamente e imponga pene esemplari per questi “crimini orribili e violenti“. Pisani sottolinea l’importanza di stabilire il rispetto delle regole in una società giovanile sempre più caotica e pericolosa.
Le dichiarazioni degli avvocati riflettono anche sulla necessità di proteggere i minori offesi, attualmente detenuti in casa famiglia, garantendo la tutela dei loro affetti familiari. Sottolineano l’importanza di fornire assistenza psicologica e sociale alle vittime, con l’auspicio di una risposta positiva dalla giustizia affinché fenomeni simili possano trovare un freno e che le vittime possano riabbracciare presto i loro genitori e familiari.
FONTE: NAPOLITODAY