Tassa rifiuti, a Napoli i maggiori evasori sono i Bed and Breakfast

1 febbraio 2024 | 19:01
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Tassa rifiuti, a Napoli i maggiori evasori sono i Bed and Breakfast

Il numero maggiore di evasori tra totali e parziali della Tari è rappresentato dalle famiglie, ma il debito più importante è quello accumulato dalle persone giuridiche: titolari di licenze di aziende, società, uffici.

La strategia del Comune, su diretto mandato del sindaco Gaetano Manfredi, è quella di individuare le famiglie ma anche di aiutarle a rientrare dal debito e da stanare, invece, le “persone giuridiche” che sono ritenute i maggiori evasori. E in questo ambito faro acceso soprattutto su B&B, affittacamere e sui bar del Centro storico.

Qui che ci sarebbe la più grave elusione della tassa dei rifiuti. Fuga dal tributo anche grazie ai ripetuti passaggi di proprietà. Cambiamenti di società per uno stesso locale che rendono complicato riscuotere la Tari. E sono già oltre trecentomila le lettere inviate da “Obiettivo Valore”, la società di scopo guidata da Luca Bianchi, costituita da Municipia spa in qualità di aggiudicatario della gara, a cui l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta ha affidato il recupero dei crediti.

Dal primo screening sulla Tari si scopre che sono 407 le persone fisiche che non hanno mai versato la tassa sui rifiuti. Per un importo di 1.764.468 euro. Ma il dato che colpisce di più è quello sulle persone giuridiche (ovvero titolari di società): sono 1454 a ignorare il tributo per un debito monstre di oltre 16 milioni.

Si tratta di società, aziende, capannoni, imprese ma soprattutto B&b, bar e associazioni che non hanno mai versato un euro per la spazzatura prodotta. Dai primi dati di Obiettivo Valore emerge che la media del debito delle famiglie evasori totali è di 4.335 euro, quello delle aziende è di ben 11.454 euro.

I dati crescono per “l’omesso parziale Tari”, ovvero per chi ha pagato solo in parte il tributo sulla spazzatura. I numeri sottolineano che si tratta di ben 214.170 famiglie non in regola. Ma anche qui il Comune vuole aiutare chi è in difficoltà, ovvero le famiglie, e colpire chi, invece, furbescamente elude la tassa. Nella categoria “omesso parziale” il debito accumulato dalle persone fisiche è di oltre 113,232 milioni mentre quello delle 39.347 persone fisiche è di 81 milioni e 400 mila euro. Ma la media delle cartelle esattoriali è di circa 528 euro per le famiglie mentre sale a oltre 2 mila euro per le persone giuridiche.

Infine, Obiettivo Valore ha individuato 40.600 napoletani già colpiti da azioni coattive per il mancato pagamento del tributo che hanno un debito di quasi 33 milioni e 1.030 persone giuridiche (società, quindi) che devono a Palazzo San Giacomo quasi 3 milioni e mezzo. Ma se per i primi la media delle cartelle esattoriali è di 812 euro per le seconde è di 3.357 euro.

Questi i numeri di un disastro accumulato negli anni che porta a 770 milioni il totale della mancata riscossione dei tributi, con oltre la metà dei napoletani che non paga la tassa dei rifiuti. Ora il Comune si affida a Obiettivo Valore per “convincere” le famiglie a rientrare del debito e perseguire chi invece continua a ignorare le sollecitazioni.