Fermati i cinque presunti autori dell’agguato di tre mesi fa durante il quale gambizzarono Luigi Mancini. Le manette per i presunti colpevoli dell’agguato sono scattate ieri mattina all’alba con il supporto di un elicottero per evitare la fuga di uno degli indagati. Sono stati gli agenti del commissariato di polizia di Torre Annunziata, guidati dal dirigente Antonio Galante ad effettuare il fermo dei presunti colpevoli che ora dovranno difendersi dalle pesanti accuse di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso e porto illegale di arma da fuoco. Le motivazioni sono contenute nel decreto di fermo d’indiziato di delitto, emesso d’urgenza dalla Direzione distrettuale Antimafia di Napoli, procuratore Nicola Gratteri, aggiunto Sergio Ferrigno, sostituto Valentina Sincero, al termine di indagini condotte dalla squadra investigativa del commissariato di Torre Annunziata. Dietro le sbarre, secondo quanto si apprende dalle pagine de “Il Mattino” sono finiti Luigi Guida, 26 anni, Francesco Langella, 27, Antonio Veropalumbo, 20, Alessio Amarante, 26, e Francesco Cherillo, 20. Guida è figlio di «Nicola ‘o spagnuolo», ritenuto dalle forze dell’ordine elemento di spicco del clan Gallo-Cavalieri, come Francesco Cherillo, figlio di Natale. Tutti hanno frequentazioni con giovani del «quarto sistema», il nuovo clan del Penniniello. Secondo l’accusa, i cinque avrebbero partecipato all’organizzazione dell’agguato ai danni di Luigi Mancini, 42enne pregiudicato del Parco Penniniello di Torre Annunziata, ritenuto vicino agli ambienti della criminalità organizzata del suo quartiere, senza essere affiliato ad alcun clan. Mancini lo scorso 12 novembre, alle ore 13 fu raggiunto da un uomo armato e sparato alle gambe mentre si trovava nei pressi del bar con insegna “L’Angolo del Caffè” in piazza Fontana, posta all’incrocio con il corso Vittorio Emanuele III, in pieno centro cittadino. Il movente della vendetta potrebbe essere maturato a seguito di una lite avvenuta il giorno tra la vittima e il Langella. Una banale lite per un telefonino, avrebbe scatenato la vendetta.