Una Domenica Bestiale: Il grido d’allarme di “ENPA Costa D’Amalfi” sulla situazione di abbandono da parte di amministrazioni comunali e comunità “civile”.
Non è stata una domenica felice per i volontari gattari nel piccolo borgo: hanno dovuto “catturare” un gatto randagio che da un paio di giorni era stato avvistato in diversi punti del paese, visibilmente in grave difficoltà.
Nessuno lo conosceva, non si era mai visto prima, e probabilmente ha cercato un contatto in cerca di soccorso, a causa di un sanguinamento evidente dalla bocca.
Con grande difficoltà e grazie ad un tam-tam tra volontari, finalmente in serata si è fatto prendere da una gattara che pare lo conoscesse un po’.
La sera stessa è stato visitato dal veterinario presente in zona, che però ha potuto solo consigliare una terapia preventiva antiveleno con antibiotico, vitamina K e coagulante, raccomandando di portarlo a Nocera al più presto, presso il presidio H24.
Un gruppo di gattare si è organizzato per effettuare questo trasporto oggi alle 15.30, sperando di fare in tempo a salvare questa povera creatura.
È grazie a queste volontarie ed all’associazione Enpa Costa d’Amalfi, che in questi borghi si riesce a garantire ancora il benessere dei felini liberi, e dei tanti cani abbandonati sul territorio, che trovano sempre cibo, rifugio e cura, qualche coccola e spesso una nuova casa.
Aprendo la pagina Facebook “ENPA Costa D’Amalfi” si legge purtroppo un post allarmante, che riesce a comunicare tutta la stanchezza che ormai attanaglia proprio tutti i volontari locali, e che dovrebbe indurre ad una profonda riflessione:
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È un FALLIMENTO non avere ancora un posto dove possiamo mettere al sicuro i nostri amici pelosi che sono in difficoltà sul nostro territorio.
Siamo dispiaciuti, delusi, amareggiati e incazzati perché dopo tante richieste, dopo tanti sforzi, dopo tanti aiuti ci ritroviamo ancora una volta a non poter aiutare un animale in difficoltà come sarebbe giusto fare in un paese civilizzato.
Questa è una denuncia, è dire Basta a tutti i comuni della costiera che se ne lavano le mani, perché c’è l’Enpa, o tanti altri volontari che aprono le loro case, le loro tasche per aiutare questi pelosetti.
Si pensa solamente al Dio denaro, a rendere i paesi belli e accoglienti, ma ci si dimentica che l’accoglienza deve essere prima di tutto per i più deboli, per i più bisognosi.
Essere un paese civile: è dalle piccole cose, i COMUNI non possono continuare a coprirsi la testa, perché c’è chi al loro posto RISOLVE IL PROBLEMA, BASTA mettere la famosa Pezza a colori.
Sono tanti i volontari che camminano da soli anche senza la bandiera Dell’Enpa Costa D’Amalfi.
Dovremmo essere tutti uniti, stringere i denti e battere i piedi, e chiedere quello che è un diritto, non possiamo affidarci ancora a rifugi che hanno centinaia di cani chiusi nei box che non usciranno mai da lì.
I comuni pagano con i soldi delle nostre tasche, senza preoccuparsi di come stanno, se sono vivi o morti.
Enpa Costa d’Amalfi in questi anni non ha mai fatto aprire le porte di quel rifugio, se non per far uscire qualche cane da lì.
Questo non è mai stato pubblicato e pubblicizzato da noi, perché non è la pubblicità quello che vogliamo.
Ma ora siamo stanchi di stare zitti, di chinare la testa, di credere alle parole al vento che non portano a nulla, ora abbiamo bisogno di fatti e concretezza.
Siamo stanchi di sentirci come Alice nel paese delle meraviglie, siamo stanchi di dire che non possiamo prendere, cane o gatto che sia, dalla strada, siamo stanchi di tamponare la cattiva gestione degli animali di affezione dei nostri comuni.
Siamo allo sbando: un ASL che non ha un posto dove sterilizzare, microchippare e curare gli animali abbandonati o maltrattati in Costiera.
Siamo obbligati a spostare gli animali a Cava de’ Tirreni, creando loro scompiglio e stress sia prima che dopo l’operazione.
Abbiamo scelto questa foto perché noi abbiamo sempre questa espressione di stupore tutte le volte che abbiamo messo la Pezza a colori.
Ora non lasciarci soli, battiti anche tu con noi, rendiamo Civile la nostra Costiera.
Una mano per una zampa e il nostro motto fallo diventare anche il tuo.
Perché essere grandi si inizia dalle piccole cose.