Amalfi, revocata la concessione marittima allo stabilimento “Mar di Cobalto”

Amalfi, revocata la concessione marittima allo stabilimento “Mar di Cobalto” .  E questo alle porte di Pasqua. Una stagione turistica problematica per il capoluogo della Costiera amalfitana per gli stabilimenti balneari . Una notizia che ci ha lasciati basiti, anche se le problematiche che stanno emergendo facevano presagire una evoluzione negativa della vicenda, e dispiace, considerando la storia di questa famiglia dedita al lavoro. Il Comune di Amalfi ha revocato la concessione marittima n. 3/2009 relativa all’area demaniale in località Marina Grande, precedentemente assegnata ai signori Cobalto Silvio e Cobalto Aniello, per la gestione dello stabilimento balneare “Mar di Cobalto”. La decisione è stata presa a seguito di gravi violazioni edilizie accertate dal Consiglio di Stato, nonché della gestione non autorizzata del concessionario e della società MDC S.r.l.

La storia di questa concessione ha avuto molti intrecci giuridici e amministrativi. Inizialmente assegnata ai signori Cobalto Silvio e Cobalto Aniello, dopo il decesso di Silvio e la rinuncia degli altri eredi, il Comune di Amalfi aveva autorizzato il subingresso solo di Cobalto Mario come titolare della concessione. Tuttavia, l’area è stata oggetto di contestazioni riguardanti abusi edilizi, che sono stati confermati dalla sentenza del Consiglio di Stato.

Nonostante la richiesta di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, la società MDC S.r.l., affermando di gestire lo stabilimento balneare, ha presentato osservazioni per contestare la decadenza della concessione. Tuttavia, queste osservazioni sono state respinte dal Comune di Amalfi.

Il Comune ha dichiarato la decadenza della concessione in base alle gravi violazioni edilizie accertate e alla gestione non autorizzata del concessionario e della società MDC S.r.l. sempre stando ai provvedimenti giudiziari emanati. Si è stabilito che il Sig. Cobalto Mario e la società sono tenuti a sgomberare l’area demaniale.

Il provvedimento, con  determina del 19 marzo ,è stato trasmesso alle autorità competenti e è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale.

Probabilmente si arriverà a un ricorso al TAR Campania a Salerno

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