Antica Sartoria di Positano , Soprintendenza e Parco marino Punta della Campanella accordo valorizzazione e fruibilità di Isca. Ecco i termini

14 marzo 2024 | 16:51

Antica Sartoria di Positano , Soprintendenza e Parco marino Punta della Campanella accordo valorizzazione e fruibilità di Isca Ecco i termini

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L’Antica Sartoria di Positano ha perfezionato l’acquisizione dell’isola di Isca al termine di un prolungato confronto con la famiglia proprietaria.

  • L’operazione si è rivelata complessa, richiedendo un arco temporale di circa cinque anni per la sua completa definizione.
  • L’isola presenta una molteplicità di vincoli e fragilità ambientali che non erano stati completamente recepiti in fase di acquisizione.
  • L’Antica Sartoria ha costituito un team di diciotto professionisti per un’analisi approfondita dell’isola e la definizione di un piano di valorizzazione.
  • Le figure di Luca Di Franco e Giulia Francavilla assumono un ruolo chiave all’interno del progetto.

Elementi salienti:

  • L’acquisizione si è configurata come un’operazione di natura complessa e delicata.
  • La compagine proprietaria dell’isola si presentava eterogenea, con differenti posizioni in merito alla cessione.
  • L’isola si configura come un contesto ambientale fragile e prezioso, necessitando di un approccio improntato alla massima attenzione e rispetto.
  • L’Antica Sartoria ha profuso un ingente investimento di tempo e risorse per acquisire una conoscenza approfondita dell’isola e per delineare un piano di valorizzazione sostenibile.
  • La collaborazione con figure professionali altamente qualificate si configura come un elemento cardine per il successo del progetto.

Considerazioni:

  • Il rappresentante legale dell’Antica Sartoria sottolinea la complessità dell’operazione e la peculiarità del contesto ambientale.
  • Emerge una forte enfasi sull’impegno profuso per la valorizzazione dell’isola, nel pieno rispetto delle sue caratteristiche distintive.
  • La sinergia con esperti di differenti discipline rappresenta un fattore determinante per la buona riuscita del progetto.

L’acquisizione dell’isola di Ischia da parte dell’Antica Sartoria di Positano rappresenta un’operazione di grande ambizione che apre a scenari futuri di notevole interesse. Il successo del progetto sarà subordinato alla capacità di coniugare armoniosamente sviluppo economico e tutela ambientale, con il coinvolgimento attivo e partecipativo della comunità locale.

L’isola che fu del grande Eduardo De Filippo, per la prima volta nella sua storia recente, sarà fruibile anche per attività di interesse pubblico. È stata firmata ieri mattina a Napoli presso il Palazzo Reale, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, una convenzione tra i nuovi proprietari dell’Isca, il Ministero della Cultura, la Soprintendenza area metropolitana di Napoli, l’Amp Punta Campanella, il comune di Massa Lubrense, il Parco Regionale dei Monti Lattari e la Fondazione Monti Lattari.

Obiettivo, la valorizzare di un sito di grande valore naturalistico e archeologico. L’accordo prevede una serie di progetti finalizzati alla fruizione pubblica dell’isolotto, tra cui visite guidate, azioni di conservazione e restauro archeologico, attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale.

“Per la prima volta nella sua storia recente, l’Isca, che è sempre stato un bene privato, avrà una valenza anche per il pubblico” sottolinea Lucio Cacace, Presidente dell’ Amp Punta Campanella.

L’Isca è stata la dimora estiva di Eduardo De Filippo dagli anni ’50- quando l’acquistò da Vittorio Astarita- fino alla sua morte. Un sito che è sempre stato di proprietà privata e mai accessibile al pubblico. Ma la presenza dell’uomo sull’isolotto ha una storia più antica: sono presenti, infatti, importanti resti archeologici di una villa di epoca romana, con cisterna e due ninfei.

Un paio di anni fa, gli eredi di Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, hanno messo in vendita la piccola isola per una cifra di circa 10ml di euro. L’Amp Punta Campanella e il comune di Massa Lubrense provarono a esercitare il diritto di prelazione, chiedendo finanziamenti ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali. Ma l’entità dell’importo dovuto per l’acquisto non consentì di portare a termine l’operazione. E l’Isca è stata cosi ceduta a due noti imprenditori di Positano, titolari dell’Antica Sartoria.

L’attenzione dell’Amp Punta Campanella sull’isolotto, che rientra nella Zona B del Parco Marino, però, è rimasta alta, con l’obiettivo di trovare un’intesa che coniugasse l’interesse privato con quello pubblico. Un accordo che è stato trovato grazie alla disponibilita dei proprietari e al lavoro portato avanti dalla Soprintendenza di Napoli che, negli ultimi mesi, ha approfondito le ricerche archeologiche sull’isola con il restauro conservativo dei resti di epoca romana, sotto la supervisione del soprintendente Mariano Nuzzo e del responsabile del sito archeologico Luca Di Franco.

“Sin dall’inizio, dal momento in cui le nostre richieste di finanziamento per esercitare il diritto di prelazione non sono state accolte per i costi davvero ragguardevoli, abbiamo aperto un dialogo diretto con i nuovi proprietari, per cercare una strada comune per la valorizzazione di questo straordinario patrimonio- prosegue il Presidente dell’Amp Punta Campanella, Lucio Cacace-Un modo per rendere possibile una fruizione pubblica di un bene privato. Grazie ai proprietari e alla Soprintendenza, siamo riusciti ad ottenere, insieme al comune di Massa Lubrense, un risultato molto importante. Questo è solo un primo passo- conclude Cacace- Seguiranno ulteriori azioni per definire altri progetti e attività che vedranno protagonista la splendida Isca”.

L’accordo è stato voluto fortemente anche dal comune di Massa Lubrense, nel cui territorio ricade l’Isca, a poca distanza dal fiordo di Crapolla, altro gioiello naturalistico tutelato dall’Amp Punta Campanella.

“Un accordo storico che restituisce alla pubblica fruizione, sebbene adeguatamente regolamentata, uno scorcio unico del nostro territorio, sia sotto il profilo paesaggistico ambientale sia per la valenza archeologica del sito- il commento dell’Assessore alla Cultura del Comune di Massa Lubrense, Sergio Fiorentino-Un accordo frutto della sinergia tra enti e privato che rappresenta il viatico di un ormai intrapreso rapporto collaborativo che sicuramente, e a breve, darà altri risultati significativi”.

Per il Soprintendente Mariano Nuzzo “l’accordo rappresenta un passo importante verso la salvaguardia e la valorizzazione di un patrimonio unico nel suo genere, testimoniando l’importanza della collaborazione tra istituzioni e soggetti privati per la tutela del nostro patrimonio storico e ambientale”.