Castellammare: “Salviamo i Salesiani”, è la petizione voluta da Salvatore Vozza. Ecco come firmarla
Nel mese di maggio si terrà la terza asta pubblica per la vendita dell’Istituto Salesiani di Castellammare di Stabia. Un fabbricato di grande pregio situato sulla collina di Scanzano realizzato fine ottocento grazie alle donazioni di monsignor Starace, prima casa del sud Italia dei Salesiani. L’ex deputato Salvatore Vozza vorrebbe che l’ex convento, in seguito acquistato dal defunto notaio Ferdinando Spagnulo e divenuto poi un punto di accoglienza per restauratori, archeologi e giovani impegnati in scambi culturali, venisse acquisito dal comune o dalla regione. Attualmente il suo valore commerciale, partito da oltre 8 milioni, nella prossima asta potrebbe essere battuto a circa 3 milioni e fare gola a molti privati senza scrupoli se non anche a poteri delinquenziali. Per evitare che ciò accada l’ex sindaco di Castellammare di Stabia ha lanciato una petizione che facciamo nostra, convinti che possa essere una la migliore soluzione auspicabile per il bene della città.
“Salviamo l’Istituto Salesiani, restituiamo il complesso a Castellammare di Stabia.
A maggio 2024 si terrà la terza asta per la vendita dell’Istituto Salesiani (dopo le prime due deserte) per meno di tre milioni di euro. Lo si fará senza una forte iniziativa pubblica per fermare possibili intenti speculativi o, peggio, criminali?
Serve adesso un gesto forte delle Istituzioni che scoraggi chi pensa di poter fare un “affare” con il gioco delle aste deserte.
Le istituzioni partecipino all’asta e acquisiscano il bene realizzato grazie alla donazione di monsignor Starace a fine Ottocento, prima casa salesiana del Sud Italia
La città discuta e individui,oltre agli spazi sociali, la migliore destinazione:
– Istituto scolastico alberghiero?
– Nuova Cittadella del Benessere delle Terme di Stabia,con l’apporto dei privati (Salesiani, Centro congressi e Parco idropinico l)?
– Sede dell’Ente idrico campano e del Parco dei Monti Lattari?
– Sede universitaria per turismo, archeologia o studio delle acque termali?
Chiediamo al Comune di intervenire anche con proprie risorse, e di coinvolgere Regione Campania, Città metropolitana, Ministeri della Cultura e dell’Università”.
Questo il link per firmare la petizione: https://chng.it/K29gscWjsR