Con orgoglio, da Scampia. Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale

 

Il secondo libro di Giuseppe Storti edito da  Giannini Editore

 

Giuseppe Storti è un giurista di professione, infatti è avvocato specialista in Diritto Amministrativo e Scienze dell’Amministrazione, giornalista e scrittore per passione. Iscritto all’elenco dei giornalisti pubblicisti dal 1982 è stato collaboratore del quotidiano “Il Mattino” di Napoli, il nostro è appassionato e cultore di storia locale. Storti è nato a Casoria e ha dedicato molte energie alla storia della sua città. Da poco è stato pubblicato dalla  Giannini Editore nella collana “Sorsi” il suo secondo libro dal titolo: “Con orgoglio, da Scampia. Storie di periferie esistenziali e di riscatto sociale“. Esperto in Comunicazione Politico-Istituzionale, cosa questa che lo ha portato ad approfondire il tessuto sociale di Scampia. Il secondo romanzo di narrativa partendo da una storia chiaramente di fantasia, sviluppa la tematica a sfondo sociale delle periferie. Il libro, di 92 pagine,  ha un formato tascabile e si può leggere tutto d’un fiato.  Anche questo secondo testo di Storti è un libro di valori e non solo, è infatti anche  di riscatto sociale del protagonista, Marco, che dopo varie vicissitudini diventa a sua volta fautore del riscatto sociale di tanti ragazzi del suo quartiere. Il libro vuole mettere in rilievo il ruolo svolto dalle associazioni di volontariato sui territori e nelle realtà sociali che vivono il degrado e la mancanza di opportunità per tanti ragazzi lasciati in balia della strada e della illegalità. Il volume si prefigge anche di abbattere gli stereotipi e i pregiudizi che ancora sussistono nei riguardi delle periferie ed in particolare di Scampia, che invece è popolata da tantissime persone che vivono e lottano per il proprio riscatto sociale e culturale, proprio come il protagonista principale del romanzo. Una storia di resilienza, che sviluppa tante tematiche: il lavoro precario, l’amicizia, la solidarietà, la disabilità. Primeggia tra i temi della narrazione la tenera storia d’amore tra Marco e Mara, i due principali protagonisti del libro. Come spesso ama  scrivere l’autore: l’amore è l’Alfa e l’Omega dell’universo. In ultimo  la chiosa finale del testo racchiude in poche righe il senso della trama narrata. Don Angelo gli ripeteva sempre le parole di Don Lorenzo Milani, “A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca?”. “Cara Mara, ora basta. Torniamo al lavoro. Le nostre mani devono occuparsi dei ragazzi”. “Certo Marco, allatto Jenny, che già sta protestando e sono di nuovo con te”. Scriveva Umberto Eco:” Chi legge avrà vissuto 5000 anni”, Giuseppe Storti ama la lettura: “Chi è analfabeta a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria” è il suo motto.

Harry di Prisco

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