Si continua a morire in Costiera Amalfitana. È inutile girarci intorno, in questi anni sono davvero troppe le morti sulle strade della costa, che più che Divina sembra maledetta. L’ultima, in ordine di tempo, è la tragedia accorsa al giovane Antonino, il quale ha perso la vita nei pressi della località Tordigliano.
In queste ore tuonano sempre più insistenti gli appelli da parte delle associazioni, che chiedono da un lato maggiori controlli, dall’altro l’istituzione di dissuasori e deterrenti utili a invogliare una marcia più serena e lenta da parte dei guidatori.
Tutor e autovelox sono i tag che tornano così a riempire le colonne dei giornali, mentre c’è chi mette al bando moto di grossa cilindrata. Ma qual è la soluzione? Difficile trovare risposte in senso univoco. Installare dei dissuasori, come accaduto, a mo’ di esempio, sul lungomare di Salerno potrebbe avere un senso. Bisognerà vedere se la burocrazia e le leggi permettano questo tipo di passaggio (viene considerata una strada a lunga percorrenza?). Di sicuro si dovrebbero potenziare i presidi delle forze dell’ordine e magari inasprire le pene per tutti coloro che non rispettano il codice della strada.
E ancora, introdurre un limite di velocità come scritto in precedenza con apposito autovelox per dissuadere coloro che utilizzano l’Amalfitana per violare i limiti. Un presidio continuo con il coordinamento di tutti gli attori preposti, a garanzia di sicurezza per tutto il versante costiero.