Furto in gioielleria vestiti da rider, il leader della banda è un fotomodello
Furto in gioielleria vestiti da rider, il leader della banda è un fotomodello
Nell’oscurità di una notte bresciana, la quiete è stata interrotta da un’improvvisa incursione. Mascherati da rider, tre individui hanno sconvolto la tranquillità di Brescia compiendo due audaci colpi ai danni di gioiellerie locali. Ma ciò che ha sorpreso gli inquirenti è stato il profilo del presunto capo di questa banda: “Sylla“, un affascinante fotomodello di soli 22 anni.
I fatti risalgono al 13 marzo, quando le forze dell’ordine hanno agito con precisione, arrestando i tre giovani a Mazzano. Questi individui, secondo le indagini, sarebbero responsabili delle rapine ai danni della gioielleria “I gioielli di Rossana” in via X Giornate e del compro oro “Oro in euro” di via Orzinuovi a Brescia. Ma ciò che ha attirato l’attenzione degli investigatori è stata la figura di “Sylla”.
Originario del Senegal e con una promettente carriera di modello a Milano, Sylla sembrava essere il leader indiscusso della banda. Inizialmente, le sue affermazioni riguardo alla sua carriera da modello erano considerate come un tentativo di guadagnarsi rispetto tra i complici. Tuttavia, è emerso che queste non erano semplici parole vuote: il giovane aveva realmente sfilato per rinomati brand di moda internazionale.
Con un passato già segnato da precedenti, Sylla avrebbe guidato i suoi complici nelle due rapine, dimostrando una determinazione spietata. Nei dettagli emersi dall’indagine, si legge di come il giovane avesse utilizzato violenza fisica nel corso delle rapine, colpendo brutalmente le vittime e mostrando un’assoluta mancanza di scrupoli.
Il modus operandi della banda era ben definito: entravano nei negozi con caschi integrali e zaini da rider, immobilizzavano e picchiavano le persone presenti all’interno e si davano alla fuga con il bottino a bordo di un’auto. Proprio questa vettura, una Golf, è stata fondamentale per le indagini, portando gli investigatori all’identificazione del presunto rapinatore.
Durante le perquisizioni, sono stati trovati ingenti somme di denaro contante e preziosi, presumibilmente ottenuti dalla vendita di parte del bottino. Oltre ai tre arrestati, altre sette persone sono coinvolte nelle indagini, tra cui una giovane donna di 24 anni, accusata di concorso in rapina per aver fatto da palo durante uno dei colpi.
L’indagine continua, poiché sussiste il sospetto che la banda abbia commesso altri crimini. La comunità resta in attesa di giustizia e spera che azioni così violente e prive di scrupoli vengano fermate al più presto.
FONTE: FANPAGE