Grotte Maiori-Minori: come un titolo infelice puo’ confondere le idee!?
Vorrei fare alcune doverose precisazioni in merito all’articolo pubblicato su Positanonews: Le grotte naturali nel costone tra Maiori e Minori: non erano una “Profezia” ma un “Segreto di Pulcinella”!
Considero un’assurda polemica quella che è stata sollevata su questo articolo, sorta pribabilmente, ahimè mio malgrado dal titolo scelto.
Il titolo evidentemente è risultato poco pertinente rispetto al testo dell’articolo, forse per una mia ingenua superficialità, se è così me ne scuso, senza farmi alcun tipo di problema.
L’equivoco origina probabilmente dalla frase un po’ troppo ironica, con la quale però intendevo raffirzare il concetto che forse sarebbe bastato leggere attentamente quanto riportato dalla Relazione Archeologica allegata al PFTE, da parte dei tecnici che avrebbero dovuto eseguire le dovute indagini geodiagnostiche, per intuire la necessità di dover indagare a fondo il sottosuolo anche al livello del mare, e non solo sopra…
Il titolo si riferiva a questo, al fatto che a dispetto dei tanti esperti in campo, dei comuni cittadini erano stati in grado di capire molto di più, solo sulla base dei loro vividi ricordi infantili: il termine “profezia” era solo un modo colorito di esprimere questo semplice concetto.
Di contro chi di dovere, non avrebbe dovuto sorvolare così tanto superficialmente sulla questione, e con “il segreto di Pulcinella” si intendeva proprio evidenziare questa “anomalia”, apportando al contempo un po’ di leggerezza all’argomento.
Di certo lo scopo dell’articolo non era quello di sminuire l’importante lavoro svolto dagli speleologi del Gruppo Speleosub di Salerno, semmai l’esatto contrario!
Ad ogni buon conto, colgo qui l’occasione per sottolineare il valore di quanto documentato, che costituisce “PROVA” certa, di quanto già in parte noto, riportato da mappe da cui si evinceva chiaramente che, la natura carsica di quel tratto non poteva che “nascondere” grotte e cavità anche di notevoli dimensialli.