In occasione della Giornata Internazionale della Donna proiezione in 150 sale cinematografiche del film “C’è ancora domani”

La notizia del ritorno del film “C’è ancora domani” nelle sale cinematografiche italiane in occasione della Giornata Internazionale della Donna è un segno significativo del suo impatto e della sua rilevanza sociale. Il fatto che venga proiettato in 150 sale sparse in tutta Italia offre a un vasto pubblico l’opportunità di vedere o rivedere questo importante lavoro cinematografico.
Paola Cortellesi, sia come attrice che come regista, ha dimostrato di avere una sensibilità particolare nel trattare temi importanti e attuali, come quello della violenza sulle donne. Il suo impegno nel portare avanti un messaggio di sensibilizzazione e di denuncia è evidente anche dal suo intervento al Parlamento, dove ha lanciato un appello per porre fine alla violenza maschile sulle donne.
Il successo di “C’è ancora domani” al botteghino e nei festival, insieme ai premi e ai riconoscimenti ottenuti, confermano l’importanza di dare voce a storie che riguardano la lotta per i diritti e la dignità delle donne. La proiezione speciale del film alla Camera dei Deputati è un ulteriore riconoscimento del suo impatto e della sua rilevanza nel panorama cinematografico italiano.
La dichiarazione di Paola Cortellesi durante l’evento alla Camera sottolinea l’importanza di affrontare temi complessi e delicati attraverso il linguaggio del cinema, e di utilizzare questa forma d’arte come strumento per promuovere la consapevolezza e il cambiamento sociale.
La storia della protagonista, Delia, è intensa e piena di sfumature, ambientata in un momento cruciale della storia italiana post-bellica. Delia emerge come un personaggio coraggioso e determinato, costretto a confrontarsi con una realtà difficile e oppressiva, ma che trova la forza di resistere e agire per cambiare la sua vita e quella dei suoi cari.
La narrazione mette in luce le complesse dinamiche familiari e sociali dell’epoca, tra violenza domestica, discriminazione di genere e aspirazioni individuali. Delia rappresenta la lotta delle donne per l’autonomia e la dignità, trovando nelle sue azioni una forma di ribellione e di ricerca di emancipazione.
Il contesto storico-politico, con il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea Costituente, offre uno sfondo significativo per il percorso di crescita e cambiamento dei personaggi. La scelta di Delia di votare per la prima volta diventa un momento simbolico di affermazione della propria cittadinanza e della propria voce, nonostante le difficoltà e le minacce che deve affrontare.
Il finale, con Delia che si ferma e affronta il marito davanti alle urne, è potente e simbolico, rappresentando una piccola vittoria personale e un gesto di sfida contro le ingiustizie subite. La solidarietà delle altre donne presenti, che si uniscono a lei nel suo atto di resistenza, aggiunge un ulteriore elemento di forza e di speranza.
In definitiva, domani, chi rivedrà il film, farà una riflessione profonda sulla resilienza umana e sulla ricerca di libertà e giustizia in un contesto di difficoltà e oppressione.