Minori entra nel “Tunnel” della campagna elettorale: più che al VOTO si va a VUOTO!

27 marzo 2024 | 09:12
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Minori entra nel “Tunnel” della campagna elettorale: più che al VOTO si va a VUOTO!

Minori è ormai entrata nel “Tunnel” della campagna elettorale, e la processione dei “Battenti” quest’anno vedrà per le vie del borgo alcuni grandi striscioni appesi dai balconi, con grandi scritte: “No Tunnel“.

Quel vituperato progetto però, nonostante il forte dissenso della comunità, pare procedere nell’iter di approvazione. Per qualche anno tutto è avvenuto abbastanza in sordina, ma ad un certo punto, le rassicurazioni del sidaco non sono più bastate.

Molti cittadini ne hanno concluso che la “Grande Occasione” della Galleria Maiori-Minori nascondeva una trappola, e si sono mobilitati con un flash mob, che ha dato vita anche ad un “Comitato NOT“, un gruppo eterogeneo ed apolitico, forte di “cinque ragioni principali” contro un’opera ritenuta un danno alla comunità ed al territorio.

La condivisione di associazioni ambientaliste ed esponenti politici, oltre ai gruppi di minoranza ed ai tanti affezionati alla Costiera Amalfitana è trasversale, mentre l’amministrazione minorese sembra condividere ancora le linee della Regione Campania con Acamir che, per la Costa d’Amalfi oltre alla Galleria Maiori-Minori, prevede anche altri progetti: Bretella stradale di Amalfi; Galleria Positano/Chiesa Nuova; Galleria Praiano/Vettica Maggiore; Circumvallazione Scala.

Sono gallerie che mirano a deviare il traffico veicolare per allontanare il caos dai centri abitati, tranne quella tra Maiori e Minori che, unica nel suo genere, realizza esattamente il contrario: ovvero scaricare il caos veicolare sul lungomare di Minori.

E così, in fondo al tunnel, insieme al classico cartello di “Benvenuti a Minori Città del Gusto“, lampeggera’ anche quello che avviserà: “Rallentare! 3 km di coda per Amalfi“.

Si chiama «Traslazione della congestione veicolare», come tecnicamente definito nella simpatica “lezione” di domenica 17, tenuta dall’ingegner Pasquale Daponte: l’azione frenante del semaforo alla Torricella di Maiori, annullata dal tunnel, trasferirà direttamente sul lungomare di Minori, tutti i veicoli, insieme all’emissione del particolato tossico.

Il consigliere Paolo Russo lo ha ritenuto argomento “molto interessante e ragionevole”, minimizzando che adesso ciò accade già “in direzione Salerno”, sottacendo però che mentre adesso accade all’esterno del centro urbano, con il tunnel il traffico si concentrerà nel centro di Minori, dal lungomare all’Hotel Europa, così come l’eventuale presenza di un impianto semaforico.

Ma a questo punto per il consigliere è presto detto, “ci sarà la ZTL territoriale, che ridurrà l’afflusso verso Amalfi“!

L’obbiettivo finale quindi, non ha nulla a che fare con il problema viabilità, piuttosto di “arricchire” Minori di un nuovo spazio dedicato al turismo, una fonte economica accattivante, che però pagaremo tutti al prezzo di un alto tasso inquinante di smog e rumore, molto poco green nonostante i “collegamenti con il sovrastante Sentiero dei Limoni e con la sottostante scogliera, rimodellata per un uso balneare“, evocati dal consigliere, ma che in effetti si potrebbero realizzare a prescindere, con o senza tunnel, anzi ci si chiede perché non lo si sia già fatto negli ultimi 15 anni!

La Redazione di Positanonews ha riportato in un articolo, la notizia di un recente incontro a Massa Lubrense sul tema della mobilità, tra Ingegneri dell’Ordine di Napoli ed Acamir: è emerso che il progetto della Galleria Minori-Maiori procede nonostante le proteste dei cittadini e, l’assenza di azioni legali, ha portato i relatori a concluderne che il dissenso dilagante, rientri solo nella dinamica della campagna elettorale in corso e che, né firme né petizioni o flash mob potranno arrestarne l’approvazione.

Ma da questi esperti ingegneri non è giunta però alcuna risposta ai quesiti posti dalle “motivazioni” del No al Tunnel, di cittadini, tecnici e politici contrari!

Il Referendum, proposto e riproposto dai consiglieri dei due gruppi di minoranza, uno di Antonio Cioffi e l’altro di Fulvio Mormile, avendo un valore legale fondato, forse avrebbe potuto funzionare da paletto nell’iter di approvazione del tunnel, ma purtroppo anche quello è andato perso…

Al momento l’Amministrazione chiede agli “elettori” di pazientare ancora. Pare che a breve il progetto definitivo sarà pronto, e quindi i grafici disponibili adesso, essendo superati, ed a suo dire rendono inutile ogni confronto.

I dati “scodellati” domenica nell’incontro pubblico organizzato dalla candidata Maria Citro, vertevano però su analisi oggettive di base, sulle quali si è fondato il primo progetto di fattibilità, ma che per forza di cose varrà anche per tutti i successivi aggiornamenti.

Del resto come potrebbero mai mutare dei dati oggettivi ed incontrovertibili, quindi propeteutici e comuni a qualsivoglia soluzione?

Pareri archeologici, valutazioni flussi di traffico, normative dimensionali, di pendenze, accessibilità, inquinamento atmosferico ed acustico, confronto comparato tra alternative progettuali, tempi di ultimazione ed occupazione cantiere, salvaguardia preesistenze storiche, rischio idrogeologico, costi di gestione e manutenzione dell’opera, tutela e sostenibilità ambientale ecc. ecc.

Generico marzo 2024

Condivisibile con il sindaco Andrea Reale, è che la cittadinanza riesca a “giudicare in base a dati corretti“, e forse adesso ciò potrà verificarsi grazie ad un quadro di base, che rende ancora più chiare le ragioni del no.

Speriamo invece che la “mole” di 400 pagine di prescrizioni, che avrebbe posto “Soprintendenza e vari Ministeri” serva a non mescolare e confondere ancora, auspici, sogni ed illusioni, con i dati concreti della nostra realtà territoriale:  “Spes ultima dea”

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