Monti e Baie dei Paesi Tuoi: La Costa d’Amalfi non è la Baia di Kotor, da circumnavigare cielo terra e mare. Oggi 14 marzo è la Giornata Nazionale del Paesaggio.
La Baia di Kotor in Montenegro, più conosciuta col nome di Bocche di Cattaro, è considerata come il Fiordo meridionale d’Europa.
Per molti aspetti si tratta di un territorio, le cui caratteristiche geomorfologiche ricordano molto quelle della Costiera, e non solo per la sua fragilità paesaggistica e la sua vocazione turistica ma per tanti altri aspetti.
Oggi 14 marzo è la Giornata Nazionale del Paesaggio, quindi si può cogliere l’occasione per parlare di questo luogo particolare e scoprire come si è scelto di risolvere il problema del traffico, con una mobilità più sostenibile.
Certamente non è un caso che il governo abbia scelto di realizzare proprio qui la prima cabinovia mare-monti del paese, per collegare la costa adriatica al parco naturalistico del monte Lovćen, con un percorso di quasi 4000metri, percorribili in meno di 11minuti.
Si tratta di uno dei pochissimi impianti di questo tipo in Europa, ed è frutto di un partenariato pubblico-privato. La Baia di Kotor, patrimonio dell’umanità Unesco, ed il parco naturalistico del monte Lovćen, erano collegati solo da una lunga strada a tornanti, percorribile mediamente in 45minuti, a seconda del traffico.
Oltre alla similitudine costituita dall’unica problematica strada di collegamento, ci sono anche altre analogie con la nostra costiera: borghi di pescatori si alternano a borghi fortificati seguendo stradine secondarie panoramiche o sentieri scoscesi dai quali si possono ammirare scorci incredibili.
Quest’opera innovativa e green è costata ben 24,2milioni di euro, ma decisamente ben spesi, visto che il monte si trova all’interno di uno dei parchi naturalistici più famosi e spettacolari della Dalmazia.
Questa funivia ha permesso la conservazione e protezione dell’ecosistema e della biodiversità, di tutelare e valorizzare il capitale paesaggistico e la gestione sostenibile del territorio e delle acque ed al contempo di ridurre sensibilmente l’uso dell’originaria e tortuosa strada, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento dell’aria dai gas di scarico di auto e bus che la percorrevano quotidianamente.
Dalla stazione di partenza di Dub, la funivia supera un dislivello di 1.316metri con una capacità di 1.200 passeggeri l’ora, e 48 cabine da 10 persone.
La stazione a monte è posizionata in un’area ricca di strutture e servizi turistici che apportano benefici all’economia locale, realizzati anch’essi in armonia con l’ambiente, nel panorama mozzafiato della baia che è tra le mete privilegiate del turismo internazionale, con le sue mura medievali e la sua vivace vita notturna.
L’utilizzo del trasporto su fune, nelle sue molteplici declinazioni forme e dimensioni, risulta a prima vista la scoperta dell’acqua calda a fronte dei diffusi problemi di viabilità ed inquinamento ambientale, infatti produce meno di un quarto di tonnellate di biossido di carbonio rispetto ad altri mezzi di trasporto, ed i suoi costi di manutenzione si possono ammortizzare con gli introiti dei biglietti. Anche i tempi e i costi di realizzazione risultano più veloci ed economici a confronto di metropolitane o similari, non essendo necessari scavi particolari e grandi strutture a terra.
Non è un caso che dai luoghi montani o naturalistici, nel nuovo millennio si stanno diffondendo anche in molti paesaggi urbani, da Città del Messico a Tolosa e nel prossimo futuro anche Parigi, dove saranno una presenza sempre più frequente.
Architetture accattivanti ed itinerari panoramici, rendono gli impianti funiviari anche delle attrazioni, trasformando in una gradevole routine, gli spostamenti quotidiani dei residenti, ed offrendo anche ai turisti, esperienze di particolare suggestione.