POLITICHE SOCIALI IN COSTA D’AMALFI : CENERENTOLA NON VUOLE RISCATTO
Dopo decenni di politiche sociali “arrancanti” con Cava de’ Tirreni comune capofila, grazie al faticoso impegno di alcune persone che hanno lavorato con passione nel settore, il comparto Cava/ Costa d’Amalfi ha concordato la creazione di una nuova struttura gestionale del “Piano di Zona”.
La Legge n. 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” ha operato la prima riforma complessiva dei servizi e delle politiche sociali in Italia e ha definito la modalità di gestione associata tra Comuni attraverso la costituzione del Piano di Zona.
Il Piano di Zona è lo strumento di programmazione in ambito locale della rete d’offerta sociale, che ha il compito di definire le priorità di intervento e gli obiettivi strategici nonché le modalità, i mezzi e le professionalità necessari per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
L’Ambito Territoriale S2 comprende i Comuni di Amalfi, Atrani, Cava de’ Tirreni (ente capofila), Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare.
Entro il 15 di questo mese di marzo tutti i Comuni del consorzio, dovranno approvare nei rispettivi Consigli comunali l’Atto Costitutivo e lo Statuto, affinché si possa attuare finalmente una gestione più evoluta dei servizi socio-sanitari.
Assicurare i livelli essenziali di prestazioni sociali per anziani, minori e famiglie, disabili, soggetti in area di povertà, supporto ai centri famiglia ed anti violenza, ed in generale il sostegno alle fasce deboli, anche attraverso la continuità ed il potenziamento dei servizi di assistenza sociale e di intervento sanitario.
Sono queste le prestazioni che attualmente risultano del tutto insufficienti sul territorio, infatti l’approvvigionamento dei fondi è limitato ai soli versamenti da parte degli stessi Comuni, con una visione politica di base, che risulta deludente oltre che superficiale.
La creazione di un apposito “CONSORZIO” tra i Comuni dell’ambito S2 potrebbe consentire un salto di qualità, traghettando la gestione del Piano di Zona verso un nuovo corso, con dotazione di organismi capaci di reperire fondi anche in ambito europeo.
Occorre scongiurare in ogni modo, che per l’inerzia anche di un solo comune della Costa d’Amalfi, si manchi a questo importante traguardo: per semplice sciatteria, disservizio od omissione, la mancata approvazione del Consorzio esprimerebbe un’inspiegabile volontà di non consentire la dovuta gestione paritaria e trasparente delle politiche sociali a livello locale.
Questa importante notizia è stata riportata ieri nella pagina Facebook di Elvira d’Amato del gruppo Maioridinuovo.
Se qualcuno dei comuni non inserirà per tempo questo importante argomento all’ordine del giorno del proprio consiglio comunale, come troverà il coraggio di dare una spiegazione plausibile ai propri cittadini più sfortunati, alle loro famiglie ed a tutta la comunità?