Positano e Sorrento, tanti lavoratori musulmani che fanno il Ramadan “Stanchi, ma lavoriamo”

Positano e Sorrento, tanti lavoratori musulmani che fanno il Ramadan “Stanchi, ma lavoriamo”. Pasqua , periodo di mangiatorie e festa, coincide con il Ramadam degli islamici. Sono tantissimi i lavoratori mussulmani in Costiera amalfitana e Penisola sorrentina che vengono dall’Africa, Marocco e Senegal in particolare, ci sono anche intere brigate di cucina in alcuni ristoranti in costa d’ Amalfi . Alcuni datori di lavoro si lamentano del Ramadan, che come è noto comporta il digiuno durante il giorno “Alcuni sono evidentemente stanchi, altri sotto tono per questa tradizione”. Abbiamo sentito due che rispettano l’Islam , le regole del Corano di Maometto  “Noi lavoriamo normalmente, siamo stanchi perchè il Ramadan è duro , ma siamo abituati” Come funziona il Ramadan? “Non mangiamo e neanche beviamo durante tutta la giornata, poi la sera possiamo mangiare qualcosa , ma non tutto” Pregate durante il giorno? “Si, cinque volte al giorno, mattina , poi prima e dopo mezzogiorno” Verso la Mecca? “Certo , qui si trova ad Est, dove sorge il sole. In direzione di Praiano” Che cosa recitate? “Una o due sure in genere” Dove pregate? “Ovunque, altrimenti ci ritroviamo nella moschea più vicina, da qui è a Scafati” . Ma non è dura lavorare con il Ramadan? “Abbastanza, ma siamo abituati , la cosa più difficile è per il sonno che perdiamo..” In che senso? “Ci svegliamo alle tre di notte per mangiare qualche altra cosa, a volte dormiamo poche ore e questo è un problema più difficile da gestire che la mancanza di cibo e acqua” Quando finisce il Ramadan? Che fate? “Finisce il dieci aprile, facciamo una festa la mattina, quando possiamo finalmente mangiare tutto. Per noi è importante seguire le regole, ma siamo abituati da piccoli” Quando si comincia a fare il Ramadan? “Quando si è in età matura, dipende a 13 anni, a 14 , prima o dopo” E le donne? Quante ne potete sposare? “Più di una, ma una è già abbastanza.. per noi non dovrebbero lavorare, ma ci adattiamo a dove viviamo, io frequento anche l’azione cattolica e vado a giocare a calcio con loro..”