Profondo Rosso: Il miglio verde del contribuente Italiano

Con orgoglio abbiamo rilevato che le nostre istanze fiscali, con fatica, sono state recepite almeno in parte. Le sanzioni sulle imposte e le tasse non pagate sono state ridotte … ma dovrebbero essere eliminate. Non paga le cartelle chi non ha i soldi e sommergerlo con sanzioni ed interessi esosi produce un effetto dirompente sul malcapitato perché non potrà mai più pagarle. Non a caso è emerso che milioni e milioni di cartelle esattoriali non potranno mai essere riscosse perché i debitori non sono in grado di pagarle, perché sono defunti e nessuno erede ha rivendicato l’inesistente eredità, perché se possedevano qualcosa non lo STATO che pignora ed ipoteca gli immobili ed i mobili registrati nella speranza, che va spesso delusa, di recuperare parte del credito vantato, ma un terzo con spietata ferocia gli ha sottratto anche le brache, spero che le oche del campidoglio che non appena un Governo decide di concedere un condono o di facilitare i pagamenti per fare cassa starnazzano contro i presunti evasori tacciano almeno questa volta. Sono un’economista liberale che non dà a nessuno il proprio voto, ma che si prende la briga di recarsi al seggio per annullare la scheda … altri, e sono milioni di cittadini italiani, non si recano più ai seggi per esprimere il proprio voto disgustati dai c.d. listini, dalle quota rosa che assegnano i seggi a chi non è stato votato e lo sottraggano a chi, senza quelle sciocche quote, sarebbe risultato eletto; una legge che assegna il seggio al capolista anche se ha raccattato pochissimi voti. Sarebbe difficile se non impossibile suscitare l’entusiasmo che indusse tanti cittadini italiani a recarsi ai seggi, agli analfabeti ed agli analfabeti di ritorno di recarsi nei centri sociali per imparare a votare, alle donne di trasformarsi in suffragette politiche … ma sarebbe opportuno ridare valore al voto e scegliere con cura i candidati, è necessario bandire i sondaggi e lavorare come solo l’assemblea costituente seppe fare. Le diatribe quotidiane fanno male e sono stucchevoli. prof. Francesca LAURO

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