ScamBio Swap Party alla Fiera di San Vincenzo con AcarBio: Lunedì 1 Aprile una Pasquetta Swap in Piazza a Corsano di Tramonti 🐤🐣🐥
Un evento imperdibile, una vera “Festa di Comunità” quella organizzata per Lunedi di Pasquetta nella verdeggiante frazione di Corsano nel comune di Tramonti, per stare in compagnia all’aria aperta per un’esperienza di condivisione in allegria.
Partecipiamo numerosi in Piazza Corsano n.27, presso l’ex Pub AcarBio dalle ore 10.
Per i piccini sono state organizzate delle attività creative in inglese 🎨🇬🇧 così da lasciare ai grandi la libertà di fare una nuova esperienza di shopping ecosostenibile, per conoscersi, scambiare idee o anche solo per prendere un caffè ed un dolcetto insieme.
È un’occasione per regalare una seconda vita a ciò che non ci serve più, ammortizzando le risorse che sono state impiegate per produrlo, senza continuare a gravare sul bilancio di Madre Natura.
È una festa del “Baratto” non soltanto di cose materiali però, ma soprattutto di idee, di convivialità e socialità.
Ci spiega tutto il Post Facebook AcarBio:
Facciamo Swap? Ci scambiamo vestiti usati, ma in ottimo stato così da dare una nuova vita a ciò che non indossiamo più? L’associazione Acarbio si fa promotrice di una nuova iniziativa, basata anche questa volta, sulla sostenibilità e lanciando così un messaggio: stop alla fast fashion che sta contribuendo ad inquinare il pianeta se si considera che l’85% dei capi finirà poi in discarica. L’appuntamento è per lunedì 1 aprile a partire dalle ore 10, in occasione della Fiera di San Vincenzo che si tiene in frazione Corsano a Tramonti, dove è ubicata la sede di Acarbio. Al suo interno ci sarà un angolo dedicato allo “swap” dove ci troveranno vestiti da poter scambiare. “La Verità è qui non esistono i Charity shop/clothes bank come si trova negli altri paesi – ci spiega Emily, ideatrice dell’iniziativa – qui a sud ci manca questo: non si trova niente di simile, mercatino dell’usato si, vintage c’è, Vinted sì, ma niente dì solidarietà, possibilità di comprare per pochi spicci che poi va per aiutare una causa nobile. Forse un tempo la chiesa era più attiva in questo, ma in questi piccoli paesini, tanto (ma tanto) va buttato perché le case sono piccole. Ci sono i bidoni gialli ma quello è un ‘business’ – non contribuiscono a beneficenza come ci fanno credere”. Sarà questo anche un momento di socializzazione, opportunità di scambio. Creare così una “Circular economy”: repair, reuse, recycle.