Sorrento, i resti a vista di parte del “Colombarium” di Sottomonte sono una bellezza , ci piacerebbe anche per il Gaudo a Trinità
Sorrento, i resti a vista di parte del “Colombarium” di Sottomonte sono una bellezza , ci piacerebbe anche per il Gaudo a Trinità Secondo gli studiosi il ritrovamento del “Colombarium” di Sottomonte è di importanza pari alla localizzazione del tanto ricercato Tempio di Minerva a Punta Campanella, grazie al ritrovamento della scritta osca da parte del Prof. Mario Russo. Che non a caso anche di questo “colombarium” si era interessato. Ieri sera abbiamo passeggiato a piedi dopo un bel corso sull’intelligenza artificiale fatto all’informagiovani e dal moderno ci siamo immersi nell’antico . Certo molti chiedono di più, ed è giusto farlo! ma la Soprintendenza piange sempre, vediamo quello che è successo alla Villa Romana di Minori in Costiera amalfitana rimasta mesi abbandonata per mancanza di risorse. Il problema è proprio questo , perchè la competenza è della Soprintendenza, che non sempre per colpa , ma per mancanza di fondi, non fa molto . Ed è un vero peccato. Le critiche le abbiamo fatte, siamo un giornale libero. Ma va apprezzata davvero intanto l’opera ben fatta e la possibilità per il passante di vedere che c’è una traccia della Storia, che tutta la Penisola ha, ma non sempre nelle opere pubbliche si fa vedere neanche. Fra queste cose ci cruccia la mancanza visibilità e fruibilità dei resti archeologici del più importante insediamento preistorico della Penisola sorrentina, quello del Gaudo alla Trinità. Sul posto non abbiamo visto nulla , sembra qualcosa chiuso sotto i palazzi delle case popolari e nel cortile della scuola, ma nulla evidente così o la possibilità di accedere in qualche modo, o almeno non si sa. D’ora in poi bisogna fare così lasciare traccia in ogni opera pubblica della presenza storica e renderla, anche minimamente, fruibile. Se si può fare di più ben venga, abbiamo fatto la nostra parte, se c’è una traccia della presenza storica sul posto è anche merito di Positanonews, abbiamo visto posti dove nonostante le proteste hanno fatto sparire tutto, non ci pare che nei pressi della Pizza a Metro, per esempio, siano tanto visibili i reperti storici, noi non dobbiamo rendere conto a nessuno, ma alle future generazioni si. Speriamo sempre che, contemperando le varie esigenze, e reperendo i fondi, che purtroppo sono necessari per queste situazioni, si riesca a non perdere le tracce della nostra Storia.
