Sorrento, Jorit dopo Putin riparliamo del nostro murales: “Lucio Dalla avrebbe cercato di dare il suo contributo per la pace”
Dio ci liberi dai moralisti e dai soloni , in tutta Italia il dagli all’untore contro Jorit colpevole di essersi fatto una foto con Putin , criminale di guerra e siamo d’accordo, ma di censori, fustigatori ed haters ne facciamo volentieri a meno . Condanniamo fermamente l’invasione della Russia in Ucraina, come tutte le guerre, o le stragi, come quella di Gaza all’opera dell’esercito israeliano, solo che se protesti per l’invasione russa in piazza hai autorizzazioni e magari tappeto rosso, se lo fai per i bambini palestinesi rischi di beccarti le manganellate. Ci sembrano ipocrite e idiote queste critiche oltre le riga, non parliamo della giusta reazione di sdegno di chi condanna Putin, ma di una levata di scudi a livello di trattarlo da delinquente . Ricordiamo cosa disse a noi Jorit, Positanonews in Penisola sorrentina è l’unico giornale che va sui posti e documenta con foto e video, e lo fece anche in quel caso “Lucio Dalla avrebbe cercato di dare il suo contributo per la pace”Il direttore di Positanonews avvocato Michele Cinque intervistò in esclusiva Jorit mentre faceva il murales su Lucio Dalla proprio nel giorno del suo decimo anniversario ed il Comune guidato dal sindaco Massimo Coppola aveva voluto omaggiare la memoria dell’artista dedicandogli un murales realizzato dallo street artist Jorit sulla facciata di un palazzo in Via Marziale, a pochi metri dalla stazione della Circumvesuviana.
Jorit aveva quasi terminato il murales ed a Positanonews ha dichiarato il suo piacere nel realizzare un’opera così importante e simbolica che subito è stata amata da tutti. Ed ha sottolineato come la frase della canzone di Dalla che fa da base al murales e che, come sua consuetudine, è stata coperta dal soggetto rappresentato, non sia stata scelta a caso ma tenendo presente la delicata situazione che in questo momento si sta vivendo con il conflitto in Ucraina: «Penso che Dalla sarebbe stato molto preoccupato ed avrebbe sicuramente pensato a come dare il suo contributo per la pace».
