Vacanze in Italia, l’iniziativa delle associazioni contro le buche stradali
Vacanze in Italia, l’iniziativa delle associazioni contro le buche stradali
ROMA. “Vacanze in Italia”. È il titolo della campagna di sensibilizzazione proposta dai presidenti Alberto Pallotti, dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Odv ed Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada Odv, e Elena Ronzullo, presidente dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv.
Un messaggio chiaro, diretto ai cittadini di tutta Italia: “Il maltempo ha causato non pochi danni alle strade comunali, provinciali e regionali. Sono bastati pochi temporali per dimostrare come le strade italiane, prive di manutenzione, specie in Campania, diventino facilmente delle gruviere – affermano i responsabili delle tre associazioni -. La destinazione dei proventi dell’Art. 208 resta ancora un grande mistero, seppur tali fondi debbano essere investiti specialmente nella sicurezza stradale. I fondi del PNRR, tanto osannati da politici locali e nazionali nei telegiornali, che fine stanno facendo e faranno? Chiediamo controlli a cura del Governo centrale e dei Revisori dei Conti”.
Biagio Ciaramella, vicepresidente A.U.F.V.S. Odv e A.I.F.V.S. Odv, pone l’accento sull’iniziativa: “Col sostegno dei nostri presidenti, stiamo avviando una campagna atta a combattere il fenomeno delle buche sulle nostre strade. Invitiamo ai cittadini italiani a pubblicare sui social tutte le problematiche infrastrutturali che potrebbero causare la morte dei conducenti. È importante la collaborazione di tutti, affinché tutto il mondo sappia la vergogna che si consuma, giorno dopo giorno, sulle nostre strade.
Sullo sfondo, una giustizia che non condanna i colpevoli di omicidio stradale, ma, paradossalmente, chi commette reati minori. Ancora oggi, nel 2024, nelle province che viviamo quotidianamente, vediamo ragazzi senza casco, a volte in tre sullo stesso mezzo – continua -, automobilisti senza cinture e col cellulare alla guida senza fregarsene di quello che può succedere.
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, chiediamo maggiore attenzione per le infrastrutture su piano nazionale, con i relativi dovuti controlli, come disposizioni del Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. Al ministro della Giustizia Carlo Nordio, chiediamo, in relazione alla riforma in essere, una certezza della pena concreta per chi si macchia del reato di omicidio stradale – conclude -, chiunque sia e qualsiasi ruolo ricopra socialmente”.