Vico Equense: folla ad Arola per i funerali di Antonino Aiello. Ora più sicurezza sulla SS 163
Folla ai funerali del giovane Antonino ad Arola, Vico Equense: L’urgenza di controlli sulla SS 163
Nel cuore della comunità di Arona, la frazione di Vico Equense, si è svolto un commovente funerale per il giovane Antonino, originario di questo luogo.Non un addio, ma un arrivederci”. Le magliette bianche indossate dalle ragazze di Arola hanno così reso omaggio ad Antonino Aiello. Nella frazione di Vico Equense si sono tenuti nel pomeriggio di oggi i funerali del giovane scomparso nel pomeriggio di domenica in un tragico incidente lungo la Strada Statale 163 Amalfitana, a Tordigliano, al confine tra la Penisola Sorrentina e la Costiera, tra Positano e la città equana. Tutta riunita, in un silenzio surreale, dentro e fuori una chiesa di Sant’Antonino gremita, dinnanzi al feretro dell’ennesima giovane vita spezzata lungo l’arteria su cui ora l’attenzione della cittadinanza è sempre più alta, così come anche quella delle istituzioni. La sua prematura scomparsa ha scosso profondamente la cittadina, e mentre il dolore per questa perdita inspiegabile persiste, si affaccia una domanda cruciale: perché non ci sono controlli adeguati sulla SS 163, l’arteria stradale che collega Piano di Sorrento a Positano?
La SS 163 ha visto troppe tragedie, troppe vite giovani spezzate in modo prematuro. Antonino è solo l’ultima vittima di una serie di incidenti che hanno colpito questa strada. L’assenza di controlli efficaci e misure di sicurezza è diventata una questione critica che richiede azione immediata.
Le promesse e le discussioni politiche non sono più sufficienti. È necessario un intervento concreto per prevenire ulteriori tragedie lungo la statale Amalfitana. Gli annunci di miglioramenti e le rassicurazioni sulle misure di sicurezza devono essere seguiti da azioni tangibili.
La comunità di Arona, insieme a tutte le altre città e frazioni lungo la SS 163, si unisce nel chiedere interventi tempestivi e efficaci. È imperativo implementare controlli rigorosi, migliorare l’illuminazione, rivedere la segnaletica stradale e considerare altre misure di sicurezza che possano proteggere la vita di coloro che percorrono questa strada ogni giorno.
La morte di Antonino non può essere vana. Deve essere il catalizzatore per un cambiamento significativo e urgente. La sua memoria deve essere onorata attraverso azioni concrete che renderanno la SS 163 una strada più sicura per tutti i suoi utenti.