Voto a Castellammare: a Roma i dirigenti del PD premono per candidare a sindaco Luigi Vicinanza
“Obbedisco”, Roma chiama e Castellammare risponde. Potrebbe andare a finire così e nuovo sindaco della città alla fine verrebbe deciso a Roma. Questo è quanto sta maturando nelle ultime ore in casa del PD e della colazione del centro sinistra. Coalizione che però non sembra molto d’accordo su questa scelta e che vorrebbe decidere da sola il nome del candidato a sindaco nelle prossime elezioni comunali stabiesi. A tale proposito ricordiamo che da tempo PD, M5S e S.I. hanno un accordo sul nome di Roberto Elefante. Ed anche le liste civiche che sostengono la coalizione sembrano contrarie a candidature dall’alto. Il ragionamento che fanno i movimenti civici dello schieramento è semplice: “Se proprio dobbiamo trovare un nome di superamento della candidatura di Roberto Elefante vogliamo fare una scelta locale”. Insomma con le pressioni che giungono da Roma il PD stabiese rischia la spaccatura. A tale proposito i prossimi giorni saranno decisivi perché gran parte dell’attuale coalizione con in testa metà del PD, il M5S, S.I. e a seguire il blocco delle civiche non sembrano essere propensi a rimette in discussione il loro accordo. Contro a tale accordo lavorano invece ancora sotto traccia l’ex vicesindaco della giunta Pannullo, Andrea Di Martino, promotore del “manifesto dei 100” e l’ex sindaco Salvatore Vozza. Il loro obiettivo rimane quello di azzerare tutto e ripartire con Gigi Vicinanza alla ricerca di nuove alleanze. Sul tema la prossima settimana potrebbe risultare decisiva. Potremmo sapere se il candidato a sindaco della sinistra a Castellammare di Stabia sarà il giornalista ed ex direttore del “L’Espresso” Luigi Vicinanza, una scelta che però costringerebbe l’intera coalizione ad una nuova ricomposizione a solo 40 giorni dalla presentazione delle liste, oppure se il commercialista Roberto Elefante riuscirà a spuntarla con il suo gruppo già bello e confezionato.