Voto a Castellammare: c’è anche Nello Di Nardo tra i papabili del centro destra

28 marzo 2024 | 10:40
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Voto a Castellammare: c’è anche Nello Di Nardo tra i papabili del centro destra

Potrebbe essere lui il candidato a sindaco del centro destra alle prossime elezioni comunali dell’8 e 9 giugno. Stiamo parlando di Nello Di Nardo, ex sottosegretario dell’Interno che in quota a Forza Italia potrebbe essere scelto dalla coalizione che oltre all’ex partito di Silvio Berlusconi comprende anche “Fratelli d’Italia e “Lega”. Il coordinatore cittadino di F.I., stabiese doc ma che vive in penisola sorrentina, in questi giorni di polemiche sulla questione legata alla commissione di accesso inviata dal Viminale al comune di Bari del sindaco Antonio Decaro, in questo momento importante in cui la sua città ritorna al voto per eleggere il sindaco dopo aver subito l’onta di oltre 2 anni di commissariamento, ha sentito il bisogno di parlare ai suoi concittadini rilasciando alcune dichiarazioni. In particolare, facendo riferimento al caso Castellammare e allo scioglimento del suo consiglio comunale avvenuto a febbraio del 2022 per presunte infiltrazioni camorristiche, ha detto che  “In attesa di conoscere l’esito dell’ispezione della commissione d’accesso a Bari, il Sindaco Decaro farebbe bene a dimettersi ad horas da Presidente Anci perché non ha saputo tutelare Comuni in cui è stata inopinatamente azzerata la democrazia”. Inoltre, ha precisato l’esponente cittadino di Forza Italia “da Presidente Anci non si è minimamente preoccupato delle ingiustizie connesse all’invio delle commissioni d’accesso in tanti Comuni su impulso della politica” . Poi sulle cause che hanno determinato lo scioglimento di palazzo Farnese, all’epoca dei fatti gestito dalla giunta di centro destra guidata dal “forzista” Gaetano Cimmino ha sottolineato che la ”Commissione d’accesso  fu designata ed inviata nonostante non fosse stato arrestato né indagato, alcun consigliere comunale e tantomeno alcuna partecipata comunale fosse stata oggetto di commissariamento”. Lo stesso Nello Di Nardo a sua opinione ha poi messo in evidenza il ”paradosso rappresentato dal fatto che, a circa due anni dallo scioglimento e dei consequenziali procedimenti giudiziari ancora in corso, non si conoscono ancora i veri motivi dello scioglimento del Comune” terminando l’arringa a difesa della giunta sciolta e sostenuta dal suo partito chiedendosi “Dov’era il Presidente Decaro mentre si consumava questo scempio a Castellammare?” asserendo inoltre  che all’epoca  dello scioglimento sarebbe stato “adottato un meccanismo”, da parte dei suoi sostenitori che di fatto avrebbe interrotto “la democrazia in una Città come Castellammare che non meritava quest’onta”.