Voto a Castellammare: E’ faida interna nel PD per la scelta del candidato a sindaco
E’ stato un faccia a faccia piuttosto teso il confronto andato in scena domenica mattina al Gran Caffè Napoli tra Roberto Elefante e il segretario provinciale del PD, Giuseppe Annunziata. Quest’ultimo gli ha chiesto di fare un passo indietro, in nome dell’unità del partito. Passo indietro che però Roberto Elefante non vuole fare, convinto com’è di avere il sostegno del suo partito e della coalizione, formata anche da M5S, S.I. e Azione e forse dalla lista dei Socialisti-Stabia in Progress, alla quale si è dedicato anima e corpo in questi anni che l’hanno visto alla guida dei dem come presidente. L’altro nome per la candidatura è Luigi Vicinanza, ex direttore dell’Espresso e attuale presidente del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Cives-Mav di Ercolano, facente capo al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Comunque l’opera di convincimento continua con un pressing sempre più asfissiante da parte dei vertici nazionali del partito. Ma la base del partito al momento non molla e resta vicino a Roberto Elefante. Sul fronte del no troviamo invece le due liste civiche Essere Stabia di Francesco Russo, Energia Pulita di Andrea Di Martino, alle quali negli ultimi giorni si sono aggiunti il gruppo dei “Democratici e Progressisti” guidati da Salvatore Vozza e il movimento dell’ex sindaco Nicola Cuomo. Tuttavia il giorno che verrà sarà determinante per Roberto Elefante. Domani infatti, nella sede del corso Vittorio Emanuele si riunirà il direttivo del partito che dovrà fare la scelta definitiva sul candidato a sindaco alle prossime elezioni comunali del 9 giugno. Il commercialista stabiese potrebbe quindi ricevere il si definitivo dalla base sulla sua candidatura. Naturalmente i vertici regionali e provinciali non staranno a guardare e potrebbero anche calare dall’alto la candidatura di Luigi Vicinanza. Se questo accadrà le prossime elezioni comunali potrebbero avere in campo 2 schieramenti della sinistra. Uno guidato da Roberto Elefante, magari sostenuto da uno schieramento civico al quale naturalmente non sarà consentito di utilizzare il simbolo del PD, e il secondo formato dal partito in conseguenza della nomina ufficiale calata dall’alto di Luigi Vicinanza. Se tutto questo dovesse verificarsi gli elettori del centrosinistra si troverebbe di fronte ad una clamorosa rottura che, alla fine, potrebbe riportare alla vittoria il tanto odiato centro destra.