Voto a Castellammare: sarà l’ennesimo assalto alla diligenza?
Il Partito Democratico stabiese è sempre più diviso. Un gruppo politico che invece avrebbe dovuto presentarsi alle elezioni del 9 giugno forte e coesa. Lo scioglimento per camorra del comune governato dal centro destra di Gaetano Cimmino doveva rappresentare un suo punto di forza. Invece a poco più di due mesi dal voto non è riuscito ancora ad esprimere un candidato forte ed autorevole, in grado di vincere le prossime elezioni. Per la verità nemmeno le altre forze politiche sembrano messe meglio. Se Atene piange, Sparta non ride. Al momento non c’è ancora un candidato a sindaco ufficiale nemmeno negli altri schieramenti politici alternativi. Tuttavia riteniamo che il centro sinistra e il PD in particolare sono un caso a parte. Negli ultimi giorni sembrava pronto un documento predisposto da “Azione” che cuciva a dosso il vestito di candidato a sindaco a Roberto Elefante. Un documento che sembrava pronto per essere sfornato ma che invece è al momento ancora da qualche parte in un cassetto. Nemmeno il M5S l’ha ancora firmato, eppure le dichiarazioni del deputato Gaetano Amato a favore di Roberto Elefante sono state lapidarie. Comunque tutto ciò sta portando ad una divisone interna al l PD stabiese lacerante e controproducente. Ormai siamo alle barricate. Da una parte la maggioranza dei dem del circolo stabiese, appoggiato nella scelta da M5S, S.I. e Azione. Sull’altra barricata si è invece collocata la minoranza del partito, scelta condivisa con le liste civiche Essere Stabia di Francesco Russo, Energia Pulita di Andrea Di Martino e i vertici del partito napoletano. Tutto ciò avviene mentre la città sembra disorientata e appare incapace di comprendere a cosa servono tutte queste incomprensioni, a che mira questa angosciante lotta di potere. Al comune ci vogliono andare tutti. Nessuno è purtroppo disposto a fidarsi degli altri. Governare una città onestamente è un esercizio di democrazia che pochi conoscono. Invece, purtroppo ancora una volta ci troviamo di fronte all’ennesimo assalto alla diligenza.