All’ambasciatore Mario Boffo il premio “Montale Fuori di casa”
La cerimonia lunedì 15 presso l’Archivio di Stato di Napoli
Premio “Montale Fuori di Casa” 2024 per la Sezione Mediterraneo all’ambasciatore e scrittore Mario Boffo, per aver saputo cogliere al meglio le peculiarità politiche, sociologiche, culturali ed esoteriche del Mediterraneo, e di Napoli, una delle città che ne hanno fatto la storia. La disciplina degli scacchi come veicolo di conoscenza
“Sono disposto a lavorare per un mondo migliore; ho sempre lavorato in questo senso; credo persino che lavorare in questo senso sia il dovere primario di ogni uomo degno del nome di uomo”, questo il messaggio di Eugenio Montale, un vero testamento, poiché solo con una presa di coscienza può nascere una nuova etica, politica, ambientale, economica, che salvi il mondo. Il Premio “Montale fuori di casa” per la Sezione Mediterraneo è andato all’ambasciatore Mario Boffo e verrà consegnato a Napoli lunedì 15 aprile alle ore 16 nelle prestigiose sale dell’Archivio di Stato in piazzetta del Grande Archivio. Questa una sintesi della motivazione: “In riconoscimento della quarantennale carriera al servizio del Paese, dell’azione professionale svolta in particolare entro le relazioni dell’Italia con i partner del Mediterraneo e del Medio Oriente, e infine delle opere letterarie da lui composte e pubblicate”. E’ stato inoltre evidenziato come la cultura napoletana sia un elemento che ha nutrito l’azione professionale, esistenziale e letteraria, sempre sulla base di una comune e intensa passione. Da poco è stato pubblicato l’ultimo libro dell’ambasciatore Mario Boffo: “Il Cavaliero errante”, ambientato nel XVI secolo, in cui si narrano le vicende del Puttino, un personaggio storico, realmente esistito, un campione del gioco degli scacchi, definito il nobil giuoco, che riesce a vincere la sfida della vita (rappresentata dagli scacchi) non appena capisce di doversi librare in volo come un’Aquila, strapparsi con molto dolore le penne vecchie che lo appesantiscono, limarsi le unghie e il becco e volare alto per fare in modo che il corvo, appoggiato sulla sua schiena precipiti a terra da solo, incapace di affrontare le altitudini. È questa la metafora della vita e la giusta filosofia per liberarsi dei gravami dell’esistenza e poter ancora affrontare le grandi e piccole difficoltà. Il libro, molto attento nella ricostruzione storica dalla battaglia di Lepanto, ai grandi personaggi del secolo, è ricco di spunti e riflessioni con pagine memorabili che vanno lette e rilette perché invitano ad importanti riflessioni. Nell’apprendere del conferimento, così ha commentato Mario Boffo: «Sono molto onorato di ricevere questo prestigioso riconoscimento. Ringrazio la presidente del Premio, Adriana Beverini, e tutti i soci dell’Associazione “Percorsi” che con costanza e impegno organizzano questo prestigioso evento. Ringrazio anche l’Archivio di Stato di Napoli, e il suo Direttore, Candida Carrino, che ospitano l’evento, e naturalmente i relatori che vi prenderanno parte. La cultura non ha confini ed essere nato in una città bella e aperta al mondo come Napoli, la considero una fortuna che mi ha accompagnato per tutta la vita». Il premio alla carriera all’ambasciatore Mario Boffo, abile diplomatico e raffinato scrittore, è stato deciso dall’Associazione Percorsi che organizza da ben 28 anni il Premio “Montale Fuori di Casa”, presieduto da Adriana Beverini, per ricordare il Premio Nobel per la letteratura di origini liguri e per ribadire la centralità nella cultura di una capitale europea e mediterranea come Napoli, dove il Premio è stato già conferito al violinista Alaa Arsheed, alla pianista Elizabeth Sombart, al grande Peppe Barra e alla Cooperativa La Paranza. La Presidente Beverini ha sottolineato che il Premio intende anche celebrare il grande ruolo di Napoli, e di tutte le sue realtà, nella cultura, nella Storia, nell’accoglienza e nelle relazioni con i Popoli che hanno incrociato nel corso dei secoli la Città di Partenope, sempre centrale in Europa e nel Mediterraneo.
Harry di Prisco