Amalfi sotto choc per i tre stabilimenti balneari che dovranno essere rimossi, cosa succederà ora?

Amalfi sotto choc per i tre stabilimenti balneari che dovranno essere rimossi, cosa succederà ora? Tanti i commenti e molti dispiaciuti ma ora che succederà? Intanto bisogna chiarire che questa vicenda giudiziaria, nata da contestazione di abusi edilizi, in buona sostanza sulla base che sul demanio le opere non devono essere permanenti, ma amovibili. Dunque nulla a che vedere con i bandi imposti dalla Bolkstein. Fra l’altro neanche si può ipotizzare un nuovo bando , almeno a come stanno le cose. Dall’amministrazione Milano ovviamente nessuna dichiarazione, ci si consulta con gli avvocati per capire cosa si deve fare e può fare. Di fronte a una sentenza del Consiglio di Stato difficile poter far qualcosa. Questa oppure una qualsiasi altra amministrazione, con una sentenza del consiglio di stato come quelle che gli è piombata addosso che ha rappresentato l’ultimo atto di una lunga vicenda giudiziaria, nulla avrebbe potuto fare. Quella sentenza non ha lasciato spazio ad interpretazioni e la cosa è stata anche ribadita dal Tar oggi che si è pronunciato solo sulla forma dell’ultima ordinanza in quanto sul merito si era già pronunciato il consiglio di stato.

Fatto sta che il paese oggi si trova senza importanti punti di riferimento storici sociali e dell’imprenditoria locale che hanno scritto pagine importanti per l’intero territorio nonché per il comparto turistico in generale.

Ma cosa è successo oggi?

Amalfi. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno (Sezione Terza), ha rigettato il ricorso proposto contro il Comune da tre delle quattro strutture balneari di Amalfi a seguito dello sgombero dalla spiaggia della Marina Grande intimato dall’Ente comunale.
I giudici del TAR, nella giornata di ieri, hanno rigettato le richieste avanzate contro l’ordinanza del Comune di Amalfi avente ad oggetto il diniego di differimento del termine di restituzione e consegna dell’area demaniale in concessione in quanto, come si legge nelle sentenze, perché «il ricorso non appare sorretto da profili di fondamento, atteso che tutti i provvedimenti gravati con il presente giudizio scaturiscono, in maniera immediata e sostanzialmente vincolata, dagli inadempimenti accertati dall’amministrazione resistente e coperti dal giudicato del Consiglio di Stato».
Per una delle tre posizioni gli atti del fascicolo saranno trasmessi alla competente Procura della Repubblica per le valutazioni di competenze.
A seguito della decisione del TAR la spiaggia di Marina Grande dovrà essere sgomberata delle strutture fisse con la conseguente restituzione delle aree demaniali.
A meno che i ricorrenti non decidano di proporre nuovo appello al Consiglio di Stato.

Commenti

Translate »