Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana: Il Futuro è Sostenibilità. Un Video per far comprendere quali sono tutte le ragioni per opporsi al Depuratore Consortile previsto a Maiori.
Sulla Pagina Facebook del Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana, è apparso un Post molto elaborato nel quale si informa la comunità del comprensorio, della realizzazione di un reportage video, utile a far comprendere in modo approfondito, le criticità del sistema di depurazione consortile di Maiori, l’impatto ambientale dell’opera prevista dall’attuale progetto e le proposte alternative ecosostenibili.
Di seguito il Video ed il testo pubblicato:
prova a riassumere in circa 30 minuti, i punti salienti di un accurato lavoro di indagine e documentazione che il Comitato ha condotto in questi anni, con l’aiuto determinante di alcuni ex amministratori di Maiori che hanno contributo in modo determinante a costruire la base tecnica e documentale necessaria per la battaglia ancora in corso e non ancora persa.
L’analisi del reportage si concentra principalmente sull’insostenibilità urbanistica e ambientale del progetto , il quale, tra l’altro, impiega tecnologie non in armonia con l’ecosistema fragile della Costiera Amalfitana.
Il video evidenzia come l’innovazione e l’adozione di tecnologie avanzate, come sistemi di filtraggio di ultima generazione e trattamenti biologici, possano migliorare i processi di depurazione riducendo l’impatto ambientale.
La soluzione alternativa proposta non solo svolge un ruolo essenziale nella protezione della biodiversità marina, ma contribuisce anche in modo significativo alla salute e al benessere della comunità locale, garantendo un costante monitoraggio delle acque reflue e mantenendo il mare pulito e sicuro per tutti.
Il reportage, accessibile su YouTube, cerca di evidenziale l’importanza di unire tecnologia e responsabilità ambientale nel trovare soluzioni efficaci ai problemi ecologici di oggi, sottolineando la necessità di anteporre il bene comune agli interessi particolari.
In conclusione è un invito a non accettare a priori, passivamente, la costruzione di una “cattedrale di liquami” inutile e potenzialmente maleodorante, che tra l’altro comporterebbe un traffico costante di fanghi da smaltire; una ulteriore esortazione a firmare e sostenere la petizione in atto, rivolta agli enti incaricati di emettere i pareri decisivi sul progetto.
Per firmare la petizione: https://chng.it/rVQcL4qRkh