Gino Acampora Fiavet contro la tassa di sbarco “Sospendetela subito, intervenga anche la Regione”
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Da Sorrento si leva una voce autorevole contro l’improvvisa tassa di sbarco che ha imposto il Comune di Salerno e sta colpendo le vie di navigazione in particolare della Costiera amalfitana, tutti contro, salvo a Positano, ma per il motivo che si è arrivati a sbarchi eccessivi e a condizione che venga utilizzata per i servizi, in realtà questa è prevista solo per il Comune di Salerno e per ripianare le casse. In ogni caso sono tutti d’accordo che imporla all’improvviso senza nessun criterio è assurdo e ora anche Gino Acampora che è un punto di riferimento per le agenzie di viaggi, spiega come questo altera tutti gli equilibri di contratti già stipulati e chiede anche l’intervento della Regione Campania, guidata da Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno, ma di fatto il punto di riferimento della città.
Il Consiglio comunale e la giunta municipale di Salerno hanno deciso l’istituzione della tassa d’imbarco per il porto di Salerno. “Si tratta dell’ennesimo aumento a carico dei turisti che hanno scelto le nostre destinazioni, provocando un forte disagio e soprattutto lo sconcerto degli operatori turistici, perché coincide con l’inizio della stagione turistica”, si legge in una nota della Fiavet Campania e Basilicata.
“La parziale ripresa del turismo registrata nella nostra Regione – è ancora riportato nel documento – sta generando forti contraddizioni tra la necessità di completare il recupero dei danni al settore per la pandemia e provvedimenti da parte delle istituzioni senza nessun coordinamento e coerenza”.
“Le destinazioni campane rischiano di perdere terreno nei confronti di concorrenti di altre regioni e dell’estero – ha dichiarato Gino Acampora, vice presidente della Fiavet Campania e presidente degli Agenti di Viaggio della Penisola Sorrentina -. È un continuo ricorrere a nuovi balzelli per fare cassa a danno dei turisti: imposta di soggiorno, Ztl a pagamento, parcheggi carissimi, biglietti aumentati, all’improvviso, per i musei e i siti archeologici, e ora anche per i trasporti via mare.
E quello che appare grave è che all’aumento indiscriminato dei prezzi si accompagna ancora una inadeguata qualità dei servizi per l’accoglienza dei turisti. Siamo costretti ad affrontare trasporti e collegamenti insufficienti, criticità di ogni genere, come la carenza di guide turistiche e di licenze di noleggio con conducente, contingentamenti incomprensibili per l’ingresso ai musei.
Si sta vanificando lo sforzo e i sacrifici degli operatori per consolidare l’immagine e la reputazione per il nostro turismo, conseguita con professionalità nel corso degli anni, dando anche segnali contraddittori nei confronti di un turismo sostenibile, che dovrebbe privilegiare le vie del mare, a scapito dell’utilizzo dell’auto privata”.
Chiediamo la sospensione della tassa d’imbarco per il porto di Salerno e la tutela per i contratti turistici già stipulati e un sollecito intervento da parte della Regione.