Potere del cammino verso le urne di giugno: tutto va bene anche se tutto va a rotoli. Nessuno si esprime. Come è noto la stupenda basilica di Minori dedicata a Santa Trofimena è chiusa da mesi per lavori all’impianto elettrico, più alcuni interventi sulle colonne e per tinteggiatura (tutto deve essere a norma). Lavori che all’occhio di inesperti ma fedeli minoresi sembrano andare troppo a rilento, essendo trapelate di sfuggita alcune situazioni imbarazzanti.
I fedeli cittadini minoreesi non parlano ma il loro silenzio è molto esplicito ed inizia ad essere rumoroso. Qualcuno ha perfino accusato il parroco, don Ennio Paolillo, ingiustamente forse di inerzia nel non affrontare la situazione drasticamente.
Ma ad onor del vero don Ennio non ha alcuna colpa se i lavoro segnano un forte ritardo; anzi questo stato di cose sta comportando una perdita di introiti (vedi matrimoni, ricorrenze, ed altro) che dovrebbero servire per la paga del sacrista, per pagare le bollette dell’energia elettrica e per altre incombenze mensili. La basilica di Minori, anche per la sua posizione, è stata sempre scelta per la celebrazione di matrimoni anche di sposi che arrivano da lontano, anche dall’estero: questi incassi mancano. Per cui don Ennio, per informare e calmare i minoresi ha letto, nel corso delle celebrazioni di domenica scorsa, una lettera a firma del vicario diocesano, don Beniamino d’Arco, che spiegava, anche se in parte, i motivi di questo ritardo dovuto anche alla puntigliosa precisione degli organi interessati ai lavoiri che vengono condotti con l’intervento, della CEI
Si spera bene.