Il Ministro Fitto e la Cautela sui Fondi di Coesione: sulla Campania non ha tutti i torti!
Nella complessa vicenda dei fondi di coesione destinati alla Regione Campania, emerge una serie di problematiche che, alla luce delle recenti dinamiche e interlocuzioni, gettano una luce critica sull’amministrazione guidata dal Governatore De Luca. Il caso del Comune di Atrani diviene emblematico di una gestione che solleva dubbi e perplessità, non solo sulle priorità stabilite dalla Regione ma anche sulla trasparenza e l’efficacia nell’uso di fondi vitali per lo sviluppo e la sicurezza del territorio.
La lettera inviata dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Raffaele Fitto, ai sindaci campani mette in evidenza una realtà preoccupante: un avanzamento della spesa per i Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) inferiore al 50% per i cicli di programmazione precedenti, scendendo addirittura al 24% per il più recente ciclo 2014-2020. Questi dati, emblematici di un’inefficienza strutturale, giustificano l’attenzione e il “congelamento” temporaneo dei fondi da parte del Ministro, in attesa di chiarimenti e revisioni necessarie per garantire un impiego ottimale delle risorse.
L’esigenza di una verifica accurata si fa ancora più pressante di fronte alla situazione di Atrani, comune tragicamente noto per l’alluvione del 2010 che costò la vita a Francesca Mansi. Dopo 14 anni, la comunità attende ancora l’attuazione di interventi fondamentali per la prevenzione del rischio idrogeologico, come lo scolmatore di piena del Torrente Dragone e la creazione di aree sicure di parcheggio. La documentazione inviata dal Comune al Ministero, che evidenzia la mancanza di finanziamenti per queste opere cruciali, pone interrogativi severi sull’orientamento delle scelte finanziarie regionali.
La “responsabilità” del Governatore De Luca è triplice: non solo in qualità di Presidente della Giunta Regionale della Campania, ma anche come Commissario di Governo per il dissesto idrogeologico e Soggetto responsabile per l’attuazione dell’ordinanza post-alluvione di Atrani. In questo contesto, la decisione di privilegiare opere di dubbia priorità e utilità immediata, come la galleria Maiori-Minori per un costo di 20 milioni di euro, rispetto a interventi decisivi per la sicurezza dei cittadini, solleva dubbi non solo sulla gestione delle risorse, ma anche sulle priorità di un’intera regione che continua a convivere con il rischio idrogeologico.
La posizione del Ministro Fitto, quindi, appare non solo giustificata, ma necessaria, in un panorama di gestione delle risorse pubbliche che richiede trasparenza, efficacia e soprattutto un’attenzione prioritaria alla sicurezza e al benessere dei cittadini. Le critiche mosse all’amministrazione De Luca trovano fondamento in una serie di scelte che sembrano trascurare le urgenze e le necessità più pressanti dei comuni e dei territori più a rischio, compiendo scelte che meritano una riflessione profonda e, possibilmente, un rapido ripensamento.
In conclusione, la vicenda dei fondi di coesione per la Campania richiama l’attenzione su questioni fondamentali di governance, responsabilità e priorità. È auspicabile che il dialogo tra il governo centrale e la Regione Campania porti a una soluzione che metta al centro le esigenze reali dei cittadini e dei territori, superando divergenze e ritardi che non possono più trovare spazio in una gestione oculata e lungimirante delle risorse pubbliche.
In basso la nota pubblicata sul profilo facebook del comune di Atrani e inviata al Ministro Fitto.