Maiori: condannato contraffattore di vino pregiato. Bottiglie spacciate per Sassicaia e Brunello da Montalcino

Maiori , Costiera amalfitana : condannato contraffattore di vino pregiato
Un uomo di 69 anni di Maiori, in provincia di Salerno, è stato condannato in via definitiva a un anno e sei mesi di reclusione per aver contraffatto e venduto vino da tavola spacciandolo per prestigiosi marchi come Sassicaia, Chianti e Brunello. La sentenza della Cassazione pone fine a un’articolata truffa che, per mesi, ha ingannato ignari acquirenti e fruttato al condannato un guadagno stimato di circa 400mila euro al mese.

L’indagine, coordinata dalla Guardia di Finanza, ha portato all’arresto di tre persone nel dicembre 2016. Le accuse a loro carico, a vario titolo, erano di contraffazione di marchi, indicazione geografica o denominazione di origine agroalimentare e ricettazione.

Secondo gli inquirenti, il vino da tavola veniva acquistato in Sicilia e poi imbottigliato con etichette, tappi, carta velina e casse prodotte in Bulgaria e Turchia. Le bottiglie, una volta “vestite” da Sassicaia, Chianti e Brunello, venivano vendute a prezzi esorbitanti, generando un profitto illecito di notevoli dimensioni.

Le indagini hanno stimato che il condannato riusciva a produrre e vendere circa 700 casse di vino al mese, per un totale di 4.200 bottiglie. Il guadagno mensile si aggirava quindi intorno ai 400mila euro.

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