Nella Giornata Mondiale della Terra, Coste Unesco a confronto: Parco Regionale, Sostenibilità del Turismo, Inquinamento, Smog, Rumore e ZTL di Terra e di Mare…

Oggi si celebra in tutto il mondo l’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, dedicata al tema ambientale dal 1970, utile a promuove le risorse naturali e la salvaguardia, sensibilizzare sul problema dell’inquinamento dell’aria, dell’esaurimento delle risorse non rinnovabili, della distruzione degli ecosistemi e dell’estinzione di animali e piante, un invito a riflettere sul tema dell’impatto umano sull’ambiente, che rappresenta un primo passo per riuscire ad agire in maniera responsabile.

A volte arrivare ultimi può tornare utile quando si riesce a far tesoro dell’esperienza maturata dagli altri, anche in tema di tutela dei territori Unesco.

Il Parco Regionale dei Monti Lattari è un’area naturale protetta istituita nel 2003, di circa 16mila ettari, che comprende alcune delle più suggestive località turistiche internazionali in un territorio ricco di bellezze naturalistiche.

Generico aprile 2024

La sua gestione purtroppo non appare ancora abbastanza efficiente sul tema della sostenibilità, sia per la mobilità che per l’efficientamento energetico per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Ogni anno svariate migliaia di persone raggiungono e si spostano nel territorio del parco, un impatto che sarebbe arrivato il momento di ridurre, impiegando energie pulite e valorizzando la rete sentieristica del Parco, che conta tanti percorsi di costa, mezzacosta e crinale e relativi collegamenti verticali, molti dei quali ancora semisconosciuti: un mosaico di bellezze paesaggistiche e naturalistiche che i turisti dovrebbero affrontare con consapevolezza delle proprie capacità, abbigliamento adeguato e rispetto degli habitat e del lavoro dei “contadini volanti”, con un monitoraggio nei passaggi, eventualmente anche con contapersone in corrispondenza dei percorsi più famosi e trafficati.

Sarebbe lungimirante seguire l’esempio della Liguria, dove nei giorni scorsi il Consiglio Direttivo del Parco delle Cinque Terre, ha approvato l’istituzione dell’Area di speciale Tutela per la “mitigazione degli impatti acustici sulla fauna ittica”, prevedendo investimenti sulla rete di ricarica delle marine ed incentivi per la riconversione delle unità da diporto in tre anni, delle motorizzazioni dei natanti a noleggio e del trasporto pubblico, al fine di mitigare l’impatto acustico dei motori endotermici sulla fauna ittica.

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Ha commentato la Presidente Donatella Bianchi: “L’area di speciale tutela sarà la soluzione alle esigenze di tutela del mare in un’area di particolare pregio naturalistico. Apprezzata da milioni di persone e al centro di uno sviluppo socioeconomico importante ma che non può essere illimitato per la fragilità dell’ecosistema e deve traguardare la massima sostenibilità. […] L’istituzione della prima “ZTL” marina in un Parco nazionale è la risposta a queste esigenze”.

In costa campana invece, siamo ancora alle prese con i danni dall’inquinamento acustico sugli umani!

Si stima che il rumore eccessivo pesi parecchio sul bilancio nazionale, per le spese di pattugliamento ma soprattutto di salute pubblica.

Nelle aree trafficate il rumore causa quasi un anno di aspettativa di vita in meno di buona salute ai residenti, soprattutto per i disturbi del sonno e dello stress.

Le aree di particolare pregio ambientale andrebbero tutelate, soprattutto quelle ad alta valenza turistica, come nel caso anche della Costiera Amalfitana, dove i comuni che presentano l’abitato urbano sviluppato lungo la statale 163, soffrono moltissimo dell’inquinamento acustico, che ne sta snaturando del tutto la vivibilità.

Eppure un modo semplice per ridurre l’inquinamento acustico sarebbe facilmente ottenibile, grazie all’ausilio di speciali dispositivi a telecamera radar fissa tipo autovelox, programmata per scattare quando si supera la soglia di rumore nei decibel prefissati.

I borghi amalfitani invece, sono intrappolati ancora nei vecchi metodi delle Ordinananze anti caos estivo a targhe alterne, in attesa di una moderna ZTL territoriale tecnologica, purtroppo però ancora allo stadio embrionale.

Per la limitazione del traffico sulla SS 163 amalfitana, è previsto un progetto di ZTL con varchi d’accesso telematici, per il contingentamento “a monte” dei veicoli in ingresso, con l’obiettivo di migliorare la qualità della circolazione nonché la messa in rete sul numero di posti auto disponibili per la sosta.

Dati i tempi biblici della burocrazia in tanti dubitiamo della reale applicazione di questa avveniristica ed inedita soluzione, ma la speranza di un’inversione di tendenza si è leggermente riattivata, di recente, con l’approvazione in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, di un primo emendamento circa la possibilità di istituire questo tipo speciale di “zone a traffico limitato “temporanee”, per straordinarie e motivate esigenze di salvaguardia di aree tutelate dall’Unesco.

Toccherà attendere, se mai ci arriveremo, le ulteriori approvazioni che renderanno possibile definire amministrativamente il sistema. Sarà poi compito delle Regioni, elaborarne tutti i criteri, con il parere finale e vincolante da parte delle Prefetture, e purtroppo sarà ancora una strada tutta in salita.

Come recita il proverbio: chi ben comincia è a metà dell’opera…

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