Piano di Sorrento, incontro al Caffè Maresca su sanità e autonomia differenziata. Mazzella “Scambio politico sulla pelle dei cittadini”

Piano di Sorrento, incontro al Caffè Maresca su sanità e autonomia differenziata. Si comincia con Michele Gargiulo che introduce l’incontro, spiega perchè ha offerto questo spazio, ricorda il nonno e come questo luogo era una fucina di discussioni, poi si comincia fra l’odore piacevole del caffè e tanti interventi. Riassumiamo quelli basilari iniziali che abbiamo visto, poi crediamo ci sarà una relazione  finale. A moderare l’incontro Mariella Nica, è intervenuto il vice sindaco Gianni Iaccarino, poi  per quanto riguarda il territorio della Penisola sorrentina è emerso che la Rianimazione chiusa per motivi politici . Questo è l’elemento più rilevante sulla vicenda che sta seguendo Positanonews oramai tutte le settimane.  A dirlo è stato Rosario Lotito, referente per il Movimento Cinque Stelle per la Penisola sorrentina “La struttura è pronta perfettamente, ma non apre. Mi hanno riferito solo per motivi politici”, non solo Lotito ha puntato il dito anche sulla mancanza del pronto soccorso all’Ospedale di Vico Equense “La città più grande dell’area Metropolitana, un disagio enorme per i cittadini”  L’ Ospedale di Sorrento rianimazione ancora vergognosamente chiusa,  come abbiamo scritto, e siamo l’unica testata che sta seguendo questa vicenda assurda, ma il colpo di grazia per la Campania  e per il Sud è dato dall’Autonomia  differenziata, come ha spiegato il Senatore Orfeo Mazzella che ha illustrato ai tanti accorsi all’incontro dettagliatamente il ruolo del senatore e le difficoltà nell’espletare tale funzione. Fra il pubblico cittadini e attivisti, ma anche il sindaco di Meta Peppe Tito.  “Aumenterà le disuguaglianze regionali e legittimerà normativamente il divario tra Nord e Sud, violando il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini nel diritto alla tutela della salute”,  ha detto sostanzialmente Mazzella , non ci saranno più gli interventi verticali dello Stato ma orizzontali, all’interno di ogni Regione , degli adempimenti al mantenimento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) .

Caffè Maresca

Oggi si parla di Lep (Livelli essenziali delle prestazioni), ma la sanità con i Lea è stata un laboratorio naturale dei Lep, I Lea oggi non sono esigibili su tutto il territorio nazionale. Varie regioni del Centro-Sud sono in dissesto o in commissariamento da anni; questo vuol dire che gli strumenti messi in campo dallo Stato non sono adeguati. Si creeranno grosse differenzazioni  Prima di introdurre le autonomie bisognerebbe riequilibrare le differenze regionali. I problemi non si risolveranno facendo correre chi è già più forte. Le regioni del Sud e del Centro Italia finiranno per diventare clienti della sanità settentrionale. “La cosa grave è che la discussione non è stata fatta , e quindi i media se ne sono occupati poco, perchè l’autonomia differenziata è stata oggetto di uno scambio politico fra la lega che voleva l’autonomia e Fratelli d’Italia che volevano il premierato” , ha detto chiaramente Mazzella. Il dibattito è durato a lungo , fino alle 22,30, tanti gli interventi e le testimonianze che documentano una situazione tragica. La vicenda di una bambina a Massaquano che aveva battuto con la testa ed è stata soccorsa solo a Napoli al Santobono, una psischiatra che a Sant’Agnello non ha ancora avuto un atto amministrativo per poter prescrivere dei farmaci e si trova in una struttura che è sottodimensionata, da cinque sono passati a tre medici ( e ricordiamo che il Centro di Igiene Mentale a Sorrento è stato chiuso, ndr ), insomma storie singole che sono pezzi di un puzzle che è la sanità a pezzi in Campania. E quello che è assurdo pare che sarà sempre peggio, sopratutto se passa l’autonomia differenziata.

In questo articolo tutti i relatori

Sanità pubblica e autonomia differenziata: quale futuro in penisola sorrentina?

 

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