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Cronaca
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Sciopero trasporti: quattro ore di stop della Circum

23 aprile 2024 | 22:29
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Sciopero trasporti: quattro ore di stop della Circum

Il 26 Aprile 2024 sarà un venerdì nero per il trasporto pubblico locale. Stop di quattro ore per la Circumvesuviana.

In un’azione di sciopero nazionale di 4 ore, dalle 18:00 alle 22:00, i dipendenti della Circumvesuviana, guidati dalla O.S. CONF.A.I.L., alzeranno la voce contro un futuro incerto per il trasporto pubblico locale (TPL).

Lo sciopero punta i riflettori su due questioni cruciali: i contratti collettivi nazionali di lavoro sempre più svantaggiosi e la crescente preoccupazione per la sicurezza sul lavoro. Durante le quattro ore di sciopero, il servizio sarà fortemente influenzato dal numero di lavoratori che parteciperanno alla protesta, mettendo a dura prova la mobilità di migliaia di pendolari.

Questa azione non è solo una pausa dalle normali operazioni; è un grido di battaglia per un futuro più sicuro e giusto per coloro che lavorano nel settore del trasporto pubblico. È tempo che le voci dei dipendenti vengano ascoltate e che si trovino soluzioni concrete per migliorare le condizioni lavorative e garantire la sicurezza sul posto di lavoro.

Mentre il treno della Circumvesuviana rallenta durante lo sciopero, si solleva un interrogativo cruciale: quanto tempo ancora la società potrà ignorare le richieste di miglioramento del TPL?
L’obiettivo di questa protesta è chiaro: mettere in luce le difficoltà che i lavoratori del T.P.L. stanno affrontando e chiedere un cambiamento immediato. Durante l’orario di sciopero, l’operatività dei servizi sarà in bilico, poiché dipenderà dal numero di lavoratori che aderiranno allo sciopero. È un momento cruciale, in cui si riflette non solo sul presente ma sul futuro di un settore fondamentale per la mobilità e la vita quotidiana di tante persone.

Mentre la società si prepara a un periodo di disagio, ciò che emerge con chiarezza è la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti interessate per trovare soluzioni sostenibili. Il trasporto pubblico non può permettersi di essere paralizzato dalle disuguaglianze contrattuali e dalle preoccupazioni per la sicurezza sul lavoro.